Il Gal Trentino Orientale sposa il “Creativity Lab” 

Sosterrà i laboratori didattici e il concorso interdisciplinare che vede coinvolti  l’Istituto superiore Degasperi e i Comprensivi di Levico Terme, Strigno e Borgo


di Marika Caumo


VALSUGANA. Il Gal del Trentino Orientale "sposa" il Creativity Lab dell'istituto Degasperi dando vita alla "Creativity School". Di che si tratta? Dal 2014 all'istituto Degasperi di Borgo si è avviata l'iniziativa "Creativity Lab" che, grazie al sostegno della Fondazione Caritro, mira a stimolare la creatività, innovazione e multimedialità in campo scolastico. Un progetto che nel corso degli ultimi anni ha coinvolto anche altre scuole. «Dalla sinergia tra l'Istituto Degasperi di Borgo e gli Istituti comprensivi di Levico, Strigno e Borgo, è nata una importante collaborazione didattica sostenuta dal Gal del Trentino Orientale e finanziata dalla Fondazione Caritro con un contributo di 15.000 euro», spiegano dal Gal.

Il progetto ha preso avvio nel novembre 2018 e si completerà nel settembre 2019; si divide in due proposte: laboratori didattici e concorso didattico interdisciplinare.

Obiettivo è potenziare il profilo educativo, culturale e professionale degli studenti, attraverso un percorso mirato, in collaborazione con le aziende del territorio. «CreativitySchool – spiega il presidente del Gal Pierino Caresia - rappresenta un modello didattico dalle caratteristiche innovative, che si prefigge di migliorare le competenze di uno specifico target di studenti, quelli nati dopo il 2000, già consapevoli delle potenzialità della tecnologia e dotati di un forte spirito di imprenditorialità e di intraprendenza».

Il Gal ha tra gli obiettivi il miglioramento delle competenze della popolazione locale, soprattutto in chiave professionale. Per questo il consiglio direttivo ha voluto sostenere questa iniziativa, che punta ad innovare concretamente i rapporti tra scuola ed aziende locali.

Il direttore del Gal, Marco Bassetto ricorda come ai ragazzi saranno affidati problemi che riguardano l’area Ricerca e Sviluppo di alcune realtà territoriali, sia private che pubbliche.

«Saranno gli studenti stessi – puntualizza il responsabile del progetto, il professor Costantino Tomasi - a proporre le idee e le soluzioni alle aziende o agli enti pubblici coinvolti». Una didattica partecipata, con modalità di lavoro innovative in cui saranno i giovani, all'interno del gruppo di lavoro, i protagonisti. Lavoreranno su aree e prodotti interdisciplinari che hanno delle ricadute sul territorio, integrando le competenze curricolari con specifiche competenze tecnico-professionali e trasversali, spendibili sul mercato del lavoro, in collaborazione con le aziende del territorio.













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