Con il dipinto di Marchioretto la memoria è salva

Castel ivano. Alla biblioteca comunale di Castel Ivano è stato presentato al pubblico, dai professori Paolo Conte e Vittorio Fabris, il quadro intitolato “La veduta di Strigno dal Castel d’Ivan” di...



Castel ivano. Alla biblioteca comunale di Castel Ivano è stato presentato al pubblico, dai professori Paolo Conte e Vittorio Fabris, il quadro intitolato “La veduta di Strigno dal Castel d’Ivan” di Pietro Marchioretto, famoso paesaggista e vedutista che ebbe modo di rappresentare numerose realtà territoriali del Tirolo storico. Recentemente acquistata dall’amministrazione comunale, l’opera d’arte potrà ora essere ammirata da tutti i paesani poiché il Comune stesso la renderà fruibile al pubblico.

«Parliamo di uno dei rari dipinti che rappresenta il centro abitato di Strigno così come poteva essere osservato da un viandante nei primi anni dell’Ottocento. – commenta l’assessore Giacomo Pasquazzo – Emerge chiaramente l’antica struttura della Pieve (chiesa parrocchiale di Strigno) così com’era prima dei lavori di ristrutturazione avvenuti a metà del XIX secolo: è da quel periodo, infatti, che la chiesa parrocchiale si presenta come la conosciamo noi oggi».

«Un acquisto davvero importante – prosegue l’assessore – non solo perché recupera una memoria storica che altrimenti rischiava di scomparire, ma soprattutto perché la mette a disposizione della fruizione collettiva». Opera questa davvero particolare, sia per il pregio artistico che la contraddistingue sia per la particolare attestazione storico-paesaggistica che possiede. Un dipinto, tra l’altro, fortemente legato al territorio tanto che lo storico Fabris lo ha scelto come immagine di copertina della sua pubblicazione dedicata a Strigno.

Inoltre, per l’amministrazione comunale tutto ciò rappresenta il primo e concreto passo verso un progetto di ricostruzione della memoria storica e artistica del territorio: acquisizione al patrimonio pubblico di quell’arte che ha fatto e continua a far parte del sentimento collettivo locale. «È perciò un grande onore non solo poter presentare questo acquisto alla popolazione, – conclude Pasquazzo – ma soprattutto renderlo disponibile a tutti». FA.F.













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