«Bonifica agraria, un vizio di forma ha fermato tutto» 

Il consiglio comunale. Il sindaco di Castel Ivano Vesco ha spiegato in aula l’iter in Provincia del finanziamento per le particelle di Villa Agnedo. Le minoranze: «Partito male, finito peggio»


Fabio Franceschini


Castel ivano. Sono ripresi venerdì sera i lavori del consiglio comunale di Castel Ivano e con essi anche i confronti tra maggioranza ed opposizione. Ad accendere la discussione l’interrogazione presentata dal gruppo consiliare “Dipende da noi” con cui veniva richiesto al sindaco Vesco di chiarire in che modo intenderà procedere ora che la Provincia ha negato al Consorzio di miglioramento fondiario il finanziamento necessario per poter finalmente partire con l’intervento di bonifica agraria sulle particelle del Comune catastale di Villa Agnedo.

Il sindaco spiega

«Quello che il Servizio agricoltura della Provincia ha rilevato nell’esame della richiesta di finanziamento – spiega Vesco – è stato un vero e proprio vizio di forma. Da qui l’inammissibilità della domanda di aiuto. All’interno dello statuto del Consorzio non è prevista alcuna disposizione che prevede la possibilità per il Consorzio stesso di subconcedere i terreni oggetto di intervento ed introitare i fondi mancanti e non coperti da contributo». Cosa che, invece, veniva data per buona al momento della presentazione della richiesta. «Attualmente – conclude – ci stiamo muovendo assieme al Consorzio e al Servizio agricoltura per trovare un diverso modo di finanziare l’opera anche attraverso altre leggi provinciali».

Minoranze perplesse

Nonostante le spiegazioni del sindaco rimangono forti le perplessità di una minoranza che si dice sconcertata per come tutto l’iter è stato sin qui condotto. «Una vicenda partita male e chiusasi ancora peggio – sentenzia il capogruppo di minoranza Ezio Tessaro – soprattutto se si considera che sono ormai dieci anni che questa storia sta andando avanti».

Il via libera

Con il voto favorevole di 9 consiglieri sui 15 presenti, 6 dei quali astenuti, il consiglio comunale di Castel Ivano ha deliberato l’autorizzazione in deroga per la realizzazione dei lavori di completamento del parco urbano di Spera. Delibera davvero indispensabile in quanto la nuova struttura fissa che verrà realizzata al posto dell’attuale tensostruttura, ad oggi, non risulta essere rispondente ai requisiti di conformità urbanistica previsti dallo stesso consiglio comunale.

L’uso del gonfalone

Con gli stessi numeri stati approvati non solo Regolamento di funzionamento dell’assemblea, ma anche il Regolamento per l’uso del gonfalone e dello stemma. «Pur ringraziando tutti i consiglieri per il lavoro svolto – precisa il capogruppo di minoranza Tessaro – ribadiamo ancora una volta che la volontà di astenerci da questa tipologia di votazioni si fonda sulla nostra precisa scelta di non far parte delle commissioni predisposte all’elaborazione di tali Regolamenti».

Con il voto favorevole di 13 consiglieri sui 15 presenti, 2 dei quali astenuti è stata invece adottata la prima variante 2019 per l’adeguamento del Piano regolatore generale dei Comuni catastali di Ivano Fracena, Spera I, Spera II, Strigno e Villa Agnedo al Regolamento urbanistico-edilizio provinciale.

All’unanimità sono stati infine approvati i bilanci di previsione del Corpo dei Vigili del fuoco volontari di Ivano Fracena e Spera per l’esercizio finanziario 2019.

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