MORI 

Sul palco tre modi diversi per essere madri, figlie, donne

MORI. Le Famiglie cooperative di Mori, del Monte Baldo e di Ronzo-Chienis, in collaborazione con l’associazione “Donne in cooperazione”, la Provincia e il Comune di Mori propongono per venerdì alle...



MORI. Le Famiglie cooperative di Mori, del Monte Baldo e di Ronzo-Chienis, in collaborazione con l’associazione “Donne in cooperazione”, la Provincia e il Comune di Mori propongono per venerdì alle 20.30 al teatro sociale Gustavo Modena una serata dedicata al genere femminile (ma non solo). L’obiettivo è far conoscere la cooperazione con una modalità diversa che possa stimolarne la partecipazione, informare sulle attività quotidiane e sulle iniziative che le donne che lavorano nella cooperazione mettono in campo per le donne, lanciando il messaggio che è necessario il contributo di tutte per uscire dai vecchi schemi. Al centro dell’evento lo spettacolo teatrale M.Other (nella foto), della compagnia Rifiuti Speciali (produzione TrentoSpettacoli), con Beatrice Uber, Ornela Marcon, Manuela Fischietti (alla quale si devono anche testo e regia). L’opera analizza quel senso di inadeguatezza che la maternità porta con sé, insieme alla scelta che sembra obbligata rispetto a un ruolo unico, quello di madre o quello di figlia. Davvero la maternità impone oggi la rinuncia a essere figlia, a essere donna, a essere persona? Le tre attrici sul palco raccontano tre modi diversi di essere madri e figlie, e tre modi vicini di essere donna, tra passato e futuro. Lo fanno nella ritualità dell’incontro quotidiano al parco, confidandosi l’esperienza del diventare madre, rinunciando a essere figlia, o del perdere sé stessa, nel tentativo di rimanere donna. Lo fanno con l’aiuto di opere classiche e contemporanee (Medes, Anna Karenina, Madame Bovary), iconografie (Maria, Eva, la matrigna di Cenerentola, Belen Rodriguez) e testimonianze quotidiane. L’ingresso è libero. «La sinergia tra presidenti donne o comunque tra cooperatrici – spiega la presidente della Famiglia cooperativa di Mori, Giulia Tasini, che nell’operazione è affiancata dalle sue omologhe della Famiglia cooperativa Monte Baldo (Mariaelisa Andreolli), della Famiglia cooperativa di Ronzo-Chienis (Clara Mazzucchi) e dell’associazione “Donne in cooperazione” (Nadia Martinelli) - serve per fare rete, essere più attive, presenti sul territorio. L'evento di venerdì è un primo risultato della sinergia tra noi». (m.cass.)















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