Petizione per avere lampioni e marciapiede in via Lutteri 

A Mori il M5S incalza. La mozione approvata un anno fa è rimasta lettera morta La strada nel tratto a senso unico è molto usata da pedoni e ciclisti ma com’è ora non è sicura


MATTEO CASSOL


Mori. Il Movimento 5 Stelle di Mori torna alla carica sulla messa in sicurezza del tratto stradale tra via Lutteri e l’intersezione con la provinciale 3. Non soddisfatti dall’esito (a loro dire mancato) della mozione approvata poco meno di un anno fa, i pentastellati hanno avviato la raccolta firme per una petizione.

«Via Lutteri a Tierno – si legge nel documento – nella sua parte terminale a senso unico dopo le zone lottizzate, dove scende alla confluenza con la sp 3 del Monte Baldo, non è dotata di illuminazione pubblica né di marciapiede. Questo tratto di strada è molto frequentato da pedoni e ciclisti che transitano per andare verso il centro commerciale o per l'area sgambamento cani in località Bersaglio o per l'accesso alla ciclopedonale verso Loppio. Il traffico dei veicoli, specialmente nelle ore notturne, minaccia la sicurezza e l'incolumità dei passanti che percorrono la via transitando sulla carreggiata e risultando poco visibili». La mozione approvata l’estate scorsa aveva impegnato il sindaco ad affrontare la questione con urgenza, in particolare tramite ripristino della segnaletica orizzontale, realizzazione di illuminazione pubblica come previsto nel Dup e nel Peg 3 e individuando un percorso pedonale con segnaletica orizzontale, valutando in futuro il potenziamento della strada con un marciapiede. Lo scorso ottobre, poi, sono state consegnate al sindaco 101 firme di residenti che chiedevano l'installazione di almeno quattro punti luce per prevenire incidenti e di “annullare” la riga bianca di delimitazione o in alternativa spostarla con larghezza maggiore dalla parte verso il lato aperto e cioè verso la campagna. Al riguardo la nuova petizione rilancia, domandando di installare quattro punti luce indipendenti con pannelli fotovoltaici, di porre il limite di velocità a 30 km orari, di delimitare il percorso pedonale con segnaletica orizzontale sul lato verso la campagna, di sistemare il manto stradale che in prossimità della discesa che costeggia il guardrail e nel lato verso la campagna e di «affrontare la questione con urgenza, in modo da porre rimedio alla situazione di pericolo il prima possibile».













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