giovani protagonisti

Il sogno di Gianni diventato realtà: si prende cura di parchi e giardini

Il giovane Sala ha preso le redini – a Trambileno – dell’azienda del padre e dello zio ed è spinto da un grande entusiasmo e da una forte passione


di Carlo Bridi


TRAMBILENO. Quella che raccontiamo oggi è la storia di un giovane di appena 22 anni, cresciuto in mezzo alle serre di papà Enzo e zio Dino. Ora, loro si sono ritirati e lui, dopo i quattro anni di scuola professionale alla Fem integrata dal biennio di alta formazione per la specializzazione della cura di parchi e giardini, ha scelto questo settore.

E’ infatti questo l’aspetto per il quale Gianni Sala, ha una particolare passione e lo ha fatto diventare la sua attività professionale.

Niente più i mercati sul territorio da quello di Trento in Piazza Duomo del giovedì dove da decenni i Sala erano presenti con la loro bancherella di fiori e trapianti di alta qualità, con uno stuolo di affezionati clienti, a quelli degli altri principali centri del Trentino, ma ora GIanni porta avanti come prevalente l’attività di cura di giardini e parchi con tutte le problematiche connesse: rinnovo delle piante ornamentali con piante che produce in serra, cura delle stesse, con un grosso impegno sul fronte della potatura delle piante di alto fusto, difesa dagli insetti.

"E’ proprio questo un aspetto che è emerso negli ultimi anni - afferma Gianni - abbiamo insetti come la cimice asiatica che sta letteralmente invadendo parchi e giardini. Non essendoci di mezzo piante da frutto, le piante vengono regolarmente trattate con fitofarmaci” afferma Gianni.

Ma in questo periodo l’attività per la quale viene sollecitata la sua prestazione nei parchi anche privati e nei giardini, è quella del taglio dei pini neri in quanto assistiamo ad un forte attacco di processionaria su questa essenza resinosa appunto.

"Una cosa che emerge – spiega Gianni – è che se vogliamo salvaguardare tante piante che hanno impiegato decenni a crescere dobbiamo svolgere una forte azione preventiva”.

Ma perché ha fatto questa scelta che di certo l’ha portato ad un’attività rischiosa? “Sicuramente la molla che mi ha fatto fare questa scelta è quella della soddisfazione che mi dà il rifacimento di un giardino di un parco, le vedo – spiega – come creazioni frutto della mia professione, della mia passione.

Certo è che la manutenzione del verde sta diventando un’attività molto importante sul nostro territorio - precisa Gianni -. Da febbraio di quest’anno dopo un anno trascorso come dipendente al fine di perfezionare la professione, ha preso completamente in mano l’azienda famigliare andando verso una graduale trasformazione con il pensionamento di papà e zio.

Ora mi dà una mano la mamma e la primavera anche un’altra signora perché non riesco a seguire tutte le attività che richiede la serra e la cura dei giardini per i quali la domanda è particolarmente forte in primavera".

Sala ha anche progetti futuri che spera di poter realizzare con il supporto dell’ente pubblico in quanto è in attesa di conoscere la graduatoria e quindi la concessione del premio d’insediamento.

"Per me – commenta - è molto importante perché mi permetterebbe di ampliare l’azienda sempre nella direzione della progettazione e della realizzazione di progetti nel verde sia pubblico che privato".

Per questo punta all’acquisto di una nuova trattrice ed altra attrezzatura per la manutenzione del verde oltre che l’installazione di pannelli fotovoltaici per riscaldare la serra in modo sempre più sostenibile. Ma ha bisogno anche di nuovi bancali per la serra.

La serra riscaldata ha una superficie di 2000 metri quadrati mentre altri 1600 metri quadrati sono di tunnel freddi. Ma vista l’attuale collocazione della serra a Clocchi in un posto molto fuori mano Gianni ha un sogno nel cassetto, quello di arrivare a trovare un posto a Rovereto dove poter realizzare la sua serra in una zona strategica e di passaggio al fine di potenziare la propria attività.

Alla domanda se si è mai pentito della scelta di aver lasciato il posto di lavoro fisso per avviare come titolare la propria azienda la risposta è netta: “assolutamente no”! vedo che i risultati del mio lavoro stanno arrivando ed anche in era Covid 19 è stato molto importante avere a disposizione un’azienda propria. La mia clientela – afferma Gianni – è partita dalla Vallagarina, ma si sta rapidamente ampliando in molte altre zone del Trentino, con un interesse particolare a Trento”.

Il mercato? La maggior parte delle piante viene venduta direttamente in serra a Clocchi, ma se le quantità richieste sono consistenti faccio anche le consegne a domicilio, precisa il giovane imprenditore.

Gianni che ha la serra a Trambileno, ma abita a Volano dove si è trasferita la sua famiglia è l’unico giovane che si dedica all’agricoltura in tutto il comune di Trambileno e c’è il rischio che se troverà una sistemazione idonea, si trasferirà a Rovereto e quindi in tutto il comune non ci sarà nessun giovane che segue il settore primario con un netto impoverimento del territorio.

Gianni è sentimentalmente legato a Chiara che sta studiando all’Università per diventare assistente sociale.













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