Folgaria, la giunta si dimette in blocco 

Lasciano gli assessori Carbonari, Cuel e Molteni e la presidente del consiglio. Ora il sindaco Forrer è rimasto da solo


di Fabio Marzari


FOLGARIA . Il primo a rassegnare le proprie dimissioni è stato Erich Carbonari, ieri a metà mattina ha consegnato e protocollato la propria lettera di dimissioni. Poi nel giro di poche ore hanno consegnato la propria lettera di dimissioni il vicesindaco Arcadio Gelmi, l’assessora alla cultura Giada Cuel e l’assessore ai servizi Davide Molteni, e la presidente del Consiglio Luisa Canalia. Carbonari, per sua natura e carattere tende a sfuggire polemiche o vacue chiacchiere, non ha nemmeno voluto commentare la propria scelta. Certo è che si tratta di un assessore di grande peso nella giunta Forrer e, fra i colleghi, è colui che ha ottenuto il maggior numero di preferenze alle ultime comunali ed è persona stimata e apprezzata. Nella lettera di dimissioni, Carbonari spiega le proprie motivazioni: «Credo che siano venute a mancare le condizioni per poter continuare ad amministrare questo Comune assieme. Ciò che ho fatto e ciò che avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui, ma in questi anni, nei quali ho avuto modo di mettermi al servizio dei cittadini, conoscere molte persone, rappresentare la mia Comunità e svolgere questo ruolo importante di assessore alla Foreste e Agricoltura, non ho nessun rammarico». Da tempo, ammette, erano emersi «dei gravi problemi interni all'amministrazione, ai quali non si è voluto porre rimedio. Pertanto ho preferito non abbandonare il Comune durante la stagione estiva e portare a termine o perlomeno avviare le attività in modo da non far mancare i servizi al cittadino o lasciare cose incomplete». Ancora più duro il vicesindaco Gelmi, rivolto a Forrer: «L'azione amministrativa del Comune è stata frenata, quasi completamente bloccata per i motivi che già conosci da tempo, ma senza che vi sia stata la tua volontà di dare una risposta alle aspettative dei tuoi assessori e della nostra collettività. Si sono evidenziate incapacità di programmazione, con scelte non condivise e prive di quel minimo senso di razionalità che deve essere proprio di un amministrazione che guarda al futuro». Gelmi affonda il colpo: le difficoltà incontrate dagli assessori «consistono nell'inefficienza sistematicamente dimostrata dalla struttura ed in particolare dalla segretaria comunale da cui gli uffici dipendono (...) emersa da numerose inadempienze che si sono accumulate dal 2016 ad oggi» di cui fornisce una dettagliata lista. La conseguenza è che la responsabilità finiva per essere «ingiustamente attribuita agli assessori», compreso «il mancato o tardivo avvio di lavori e interventi pubblici anche importanti ed urgenti, che ha suscitato il malcontento della popolazione e dei turisti ospiti nel nostro territorio». Le responsabilità cadono in capo a Forrer che, spiega Gelmi, informato dalla giunta sullo stato delle cose, avrebbe assicurato di attivarsi per risolvere i problemi, ma non avrebbe attivato alcuna soluzione, indebolendo fino ad azzerare la fiducia della giunta.

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