FOLGARIA 

Degasperi (M5S) a muso duro «Abusi edilizi, lo dice il Tar»

FOLGARIA . Filippo Degasperi risponde a Michael Rech e alla titolare del chiosco Bar H Rosaria Dalprà, che lo avevano attaccato in merito a una sua interrogazione. «Ho posto una serie di domande...



FOLGARIA . Filippo Degasperi risponde a Michael Rech e alla titolare del chiosco Bar H Rosaria Dalprà, che lo avevano attaccato in merito a una sua interrogazione. «Ho posto una serie di domande - scrive il consigliere provinciale del M5S - che non derivano da interpretazioni ma dalla lettura degli atti amministrativi e giudiziari. Non servono verifiche ulteriori dato che queste sono state effettuate sia dal Comune di Folgaria che dal Tribunale e tutte sono giunte alle medesime conclusioni. La famiglia Rech parla di "difformità urbanistica" che, purtroppo, secondo il Comune "costituisce un'opera abusiva". Quindi questo è il termine corretto. Probabilmente gli avvocati della famiglia Rech non hanno fornito le sentenze del Tar ai due coniugi che quindi immagino scrivano per sentito dire. Le sentenze però sono facilmente reperibili perché pubbliche e chi vuole realmente informarsi lo può fare senza dipendere da chi ha spacciato una struttura in calcestruzzo armato come un manufatto "amovibile". Dalle sentenze emerge che l'adozione delle ordinanze di demolizione costituisce un atto dovuto. Infatti, per esempio, nonostante il progettista avesse dichiarato che la struttura sarebbe stata realizzata con muratura perimetrale portante in legno, si è usato il calcestruzzo armato. L'aver poi cercato di far passare un edificio in calcestruzzo come "amovibile" (secondo questa interpretazione anche le fortezze dell'Altopiano sarebbero "temporanee") inquadra bene la vicenda anche dal punto di vista politico e definisce nitidamente l'arroganza con cui, nel silenzio della Provincia, gli interessati si rapportano con il proprio Municipio. Quanto all'agibilità, il provvedimento del Comune del 7 marzo ha sancito la sospensione del procedimento di rilascio. Al 23 dicembre non risultavano novità. Quindi rimane da capire come un'attività commerciale potesse svolgersi nei locali coinvolti. Non si capisce cosa abbiano a che fare con gli abusi il Centro fondo e il locale di passo Coe ma, quando l'obiettivo è la disinformazione, tutto torna utile».













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