Violenta una ragazzina, condannato

Inflitta una pena di 6 mesi e 20 giorni a un giovane giostraio di 19 anni della Val di Fassa



TRENTO. Era accusato di aver violentato una ragazza di sedici anni che si era invaghita di lui. Per questo è stato in carcere per quattro mesi ed era ancora ai domiciliari. Ieri un giovane giostraio di 19 anni è stato condannato dal giudice Carlo Ancona a sei mesi e venti giorni di reclusione con rito abbreviato. Il ragazzo aveva già risarcito la ragazza con 10 mila euro, somma ritenuta congrua. La violenza si era consumata dentro una roulotte delle giostre con la giovane che era ubriaca fradicia. La giovane aveva perso così la sua verginità. Una prima volta terribile, che lascia ferite sul corpo e nella mente, trasformando il sogno romantico di una ragazzina in un incub. La ragazzina ha raccontato che quel rapporto era stato imposto con la violenza. Ha spiegato di essersi appartata con il giovane, ma di averci ripensato all’ultimo momento e di aver chiesto al ragazzo di fermarsi. Ma lui non lo ha fatto. Il ragazzo, invece, si è sempre difeso dicendo che era stata la ragazzina a circuirlo e a chiedergli di fare sesso. Teatro dei fatti un luna park in un centro della Val di Fassa, nel mese di giugno. La giovane è assieme a un'amica e si sono appena bevute due bottiglie di alcolici: una sambuca e un limoncino. Lei incontra il ragazzo, si piacciono e l'amica li lascia soli. Poi lui la porta in un luogo riparato e abusa di lei, che invano gli dice di non voler fare l'amore. Due mesi dopo di distanza, l'arresto del giovane su richiesta di custodia cautelare della pm Antonella Nazzaro. Per il ragazzo l'accusa era pesantissima: violenza sessuale consumata con l'aggravante della "minorata difesa", cioè della ridotta capacità di reagire della ragazzina, causata dal suo stato di ubriachezza. Il giovane, però, ha sempre detto che la ragazza lo aveva avvicinato e gli aveva fatto la corte. Un caso spinoso da risolvere per il giudice.













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