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Vigilanza notturna: ecco altri 500 mila euro

La Provincia li aggiunge agli 8,5 milioni per la polizia locale. Due le opzioni: più straordinari o comandi di personale



TRENTO. Per la vigilanza notturna sul territorio, arrivano altri 500 mila euro già previsti dalla Finanziaria di aprile. Una somma che andrà ad aggiungersi al budget di 8,5 milioni destinati alla polizia locale. Per venire incontro alle esigenze dei comuni sul territorio in materia di vigilanza notturna, la giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, ha approvato oggi in via preliminare i criteri e le modalità con cui verranno ripartite le risorse finanziarie previste dal fondo "specifici servizi comunali".

Secondo la proposta della giunta provinciale le risorse finanziarie che verranno assegnate sulla nuova quota saranno destinate alla copertura degli oneri relativi alle ore di vigilanza notturna aggiuntive rispetto a quelle effettuate nel corso dell’anno 2013, detratti i compensi e le indennità previste dagli accordi contrattuali 2005 e 2008, già riconosciuti sulla quota oneri contrattuali del fondo specifici servizi comunali.

Con la proposta approvata in via preliminare, la giunta ha dato attuazione a quanto stabilito nel Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2014, sottoscritto dalla Provincia e dal Consiglio delle autonomie locali. Il Protocollo ha infatti previsto la possibilità di utilizzare le eccedenze delle risorse che annualmente vengono messe disposizione sulla quota oneri contrattuali del personale di polizia locale, per la copertura dei costi di realizzazione di interventi integrativi di controllo del territorio, definiti d’intesa con il Consiglio delle autonomie locali. La proposta dei nuovi criteri sarà oggetto di intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali.

L’intervento per sostenere i maggiori costi che gravano sui Comuni per il 2013-2014 è - secondo l’assessore Carlo Daldoss - «una modalità per far percepire al cittadino una maggiore sicurezza». I Comuni possono scegliere tra due opzioni: incrementare il numero delle ore straordinarie di servizio (sostenendo anche i maggiori costi per il servizio notturno), oppure comandare personale da altri Comuni (dove c’è un sottoutilizzo) per la vigilanza. Il Comune di Trento è orientato verso la prima opzione: aumentare gli straordinari.













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