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Via libera allo “Sblocca Italia”, ma è giallo sulla Valdastico Nord

Varato il decreto del Governo. Nel piano autostrade era previsto il via libera al primo lotto dell’A31 Rossi: «Sono annunci, Delrio mi ha tranquillizzato». Zaia: «Se confermato, pronti ad aprire i cantieri»


di Luca Pianesi


TRENTO. I finanziamenti ci sono (i pedaggi autostradali della Brescia-Padova e dell’A31 almeno fino al 2046), le coperture anche (proverrebbero direttamente da una serie di concessionarie autostradali in cambio della proroga, fino al 2017, della scadenza delle loro concessioni) e da ieri ci sarebbero pure le risorse per “sbloccare” i cantieri, come annunciato dal ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi: 3 miliardi e 820 milioni di euro per dare il via libera al “piano autostrade”; ovvero, quelle opere che nel decreto “Sblocca Italia” sono descritte all’articolo 3 come “indifferibili, urgenti e cantierabili per il rilancio dell’economia”. E tra queste, da sempre il ministro alle infrastrutture ha inserito il primo lotto della Valdastico Nord (quello che arriverebbe fino al confine con il Veneto) quello più costoso e impegnativo preludio al completamento della tratta che da Rovigo dovrebbe raggiungere l’asse del Brennero con tanto di galleria di 14 chilometri sotto l’altopiano di Lavarone (il primo lotto ha un valore di 1 miliardo e 31 milioni; il secondo lotto ammonta a 892 milioni).

Ma non è tutto. Lo “Sblocca Italia” prevede un’altro elemento chiave, presentato ieri dal ministro Lupi: «Per queste opere ritenute indifferibili e urgenti - ha detto durante il consiglio dei ministri - il via ai cantieri, che ancora non sono stati aperti, o la prosecuzione di quelli che si sono arrestati, dovrà essere dato entro il 31 dicembre di quest’anno. Pena la perdita dei finanziamenti». Nominata esplicitamente da Lupi, tra queste grandi opere, quella dell’asse ferroviario, definito strategico, dell’alta velocità del Brennero. Nessun riferimento esplicito, invece, alla Valdastico colonna portante, però, del suo “piano autostrade” già notificato negli scorsi giorni a Bruxelles. E giallo dunque se la tanto discussa opera partirà entro fine anno o meno.

«Renzi durante il consiglio dei ministri non ha mai nominato la Valdastico - ha commentato il presidente della Provincia Ugo Rossi - e anche se è vero che Lupi ha inserito nel piano autostrade il completamento dell’A31 io ho avuto rassicurazioni giovedì sera dal ministro Graziano Delrio. Mi ha detto che di Valdastico non si parla. Quelli di Lupi sono solo proclami. Come Provincia siamo tranquilli. Aspettiamo il documento completo del consiglio dei ministri ma la Valdastico per noi non ci sarà».

Al contrario il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si è detto fiducioso: «Qualora fosse confermato quanto era annunciato nel piano autostrade di Lupi, e cioè che i cantieri della Valdastico finalmente proseguiranno verso il Trentino, non potremo che essere felici. Anche io sono in contatto con tutti i ministeri. Ci eravamo dati 30 giorni per decidere qualche mese fa. I tempi sono scaduti. Tutto è pronto per sbloccare i cantieri finanziati direttamente dalle concessioni».

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