la tragedia

Valanga in Val Fonda, è morto Daniele

Il ventinovenne finanziere in forza alla Scuola alpina di Predazzo era stato travolto domenica insieme ad altri 4 compagni



TRENTO. Daniele Costan Zovi, non ce l’ha fatta. Il ventinovenne finanziere di Calalzo travolto domenica mattina da una valanga mentre insieme a quattro compagni risaliva fino a Forcella del Cristallino, sul Monte Cristallo, in Val Fonda, e morto nella notte al Santa Chiara. Troppo gravi le sue ferite. La notizia della sua morte ha provocato sgomento e dolore nel centro bellunese di cui era originario, ma anche in Val di Fiemme. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Fermi di Pieve di Cadore ed essersi arruolato con la divisa di alpino, in forza al Settimo Reggimento, a Belluno, nel 2012 Daniele aveva fatto il concorso per entrare nel Soccorso alpino della Guardia di Finanza, passandolo, con arruolamento nel 2013 e trasferimento a Predazzo, nella scuola alpina della Guardia di Finanza. A maggio dell’anno scorso aveva iniziato il corso di specializzazione come tecnico di Soccorso alpino (che avrebbe conseguito tra poche settimane), trasferendosi a Passo Rolle. «Una persona preparatissima, anche grazie alle esperienze precedentemente maturate con il Soccorso alpino, non a caso era uno dei candidati, una volta finito il corso di specializzazione, a restare a Passo Rolle per fare l’istruttore», lo ricorda con stima e affetto il colonnello Stefano Murari, comandante della scuola alpina delle Fiamme Gialle di Predazzo. «Un grande esperto di montagna, ma anche una vera figura di riferimento per tutti i compagni del corso, tra i più affiatati visti da queste parti. Faceva un po’ da catalizzatore anche per le uscite alpinistiche nel tempo libero. Caratterialmente una persona splendida, sempre molto entusiasta di quello che faceva e che ha saputo rendere orgogliosi i suoi genitori, che ho avuto modo di conoscere di persona in questi tragici momenti: una famiglia di grande spessore e dignità, come lo era Daniele. Per tutta la scuola di Predazzo è davvero un terribile colpo».

Il già tragico bilancio della valanga di domenica si fa, quindi, ancora più pesante. A Tiziano Favero, quarantaquattrenne di Valle di Cadore morto subito, si aggiunge Daniele Costan Zovi. Ancora gravissimo Mirco De Col, 36 anni di Perarolo, anche lui come Daniele operatore della stazione Cnsas del Centro Cadore. Più fortunato Maurizio Bergamo, consigliere comunale a Pieve, capo stazione della stessa stazione Cnsas che, illeso ma sotto shock, l’altro ieri è riuscito a tirare fuori dal metro e oltre di neve che seppelliva De Col, forse quello rimasto un po' più in superficie sulla coltre nevosa grazie all'airbag che indossava.

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