Upt: il Pd non ci annetterà Comunali 2015, scintille

I partiti scaldano i motori e adottano le «quote rosa» in vista delle candidature Congresso straordinario del Patt: «Saremo protagonisti alle amministrative»


di Chiara Bert


TRENTO. «Intitolare a Degasperi la festa dell’Unità (proposta del parlamentare dem Giuseppe Fioroni) non basterà per annettere al Pd un’intera cultura politica, quella popolare territoriale». Così la segretaria Upt Donatella Conzatti dal palco dell’assemblea provinciale del partito, riunita mercoledì alla Distilleria Marzadro di Nogaredo.

È pieno agosto ma la politica non va in vacanza. Anzi, i partiti già scaldano i motori in vista delle amministrative della primavera 2015, convocano i propri organi, approvano nuove regole in particolare sulle quote rosa, ma già partono le prime schermaglie a distanza anche tra alleati. Mercoledì l’assemblea Upt ha inserito due nuovi organi nello statuto: il Forum giovani e il Forum parità, che lavoreranno per favorire la partecipazione dei giovani e delle donne all’interno del partito e nelle istituzioni. «Non vogliamo arrivare a ridosso delle liste per le amministrative cercando un terzo di donne, vogliamo preparare una nuova classe dirigente femminile», ha spiegato Conzatti. Che sulla riforma elettorale in discussione in parlamento avverte: «Spacca il paese e con la soglia di sbarramento così proposta, toglie spazio proprio ai popolari». Di qui la richiesta ai parlamentari trentini legati all’Upt di «un lavoro serrato per garantire soglie di sbarramento più basse» per non arrivare ad un «innaturale modello bipartitico». Poi una stoccata al Pd: «Scelga con quali culture politiche intende dialogare. Non siamo un partito centralista o localista e nostalgico, nessuno potrà sottrarci la nostra identità e la nostra storia». E avverte i partner di coalizione: «Prima di parlare di candidature o autocandidature ragioniamo sui programmi».

Altro fronte, il Patt, che giovedì a Vigolo Vattaro ha celebrato un congresso straordinario con oltre 200 delegati. All’ordine del giorno l’adeguamento dello statuto per recepire alcune normative in materia di trasparenza contabile (il Patt è stato inserito nell’albo nazionale dei partiti politici che possono godere del 2 per mille). Via libera anche a una presenza rosa non inferiore al 30% in tutti gli organi statutari, «e questo perché già oggi l’attenzione per il gentil sesso è messa al primo posto - ha rivendicato il segretario Franco Panizza - basti pensare alla scelta di schierare tutte donne capolista alle scorse provinciali». Gli autonomisti rivendicano l’apertura del partito «che da certi commentatori veniva dipinto come vecchio e che si sta invece dimostrando all’avanguardia, sempre più al centro della scena politica e determinato a essere protagonista a partire dalle comunali 2015».













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