Una colata di asfalto a Malga Brigolina

Sul Bondone lavori in corso per un nuovo parcheggio e per fare «bella» e facile la strada. Lo sfogo della gestrice: così perdo clienti


di Paolo Tagliente


TRENTO. Annus horribilis. Altro modo, per descrivere in modo efficace la stagione turistica di Malga Brigolina, forse non c’è. Lo si capisce dalle parole di Graziella Scaratti che da cinque anni gestisce la bella struttura sulle pendici del Bondone e che racconta di mesi caratterizzati prima dal maltempo e poi da una serie infinita di cantieri.

«In tutto – spiega – abbiamo lavorato seriamente solo quattro settimane: l’ultima di luglio e le prime tre di agosto». Il resto dell’anno, un calvario. «Prima la frana a novembre e la chiusura della strada – continua Scaratti – prima fino alla vigilia di Natale, poi fino ad aprile e poi ancora una terza chiusura per complessivi tre mesi. E poi non è andata meglio: un cantiere rimasto a lungo aperto all’interno della malga, ma purtroppo ben visibile anche all’esterno,per la realizzazione di due bagni, ha di fatto mandato in fumo la “stagione dei matrimoni”. È chiaro, infatti, che nessuno viene a farsi fare le foto matrimoniali davanti a mucchi di sabbia o a mattoni. E così, siamo passati dai 18 banchetti matrimoniali del 2012 ai 2 di quest’anno». Un vero e proprio crollo che è stato soltanto un po’ meno traumatico sul totale del giro d’affari. «È possibile quantificarlo in un 40 per cento in meno - rivela la gestrice – rispetto all’anno prima». Ma non è finita. Perché al momento sono in corso deilavori nelle immediate vicinanze della struttura per l’asfaltatura della strada e la realizzazione di un parcheggio. «L’ennesimo cantiere – prosegue Graziella – che, pur se porta l’asfalto fino qui, consentirà alla gente di raggiungere la malga più facilmente, eviterà che chi prende il solo sui prati si riempia di povere e, forse, garantirà a me un maggior afflusso di clienti. D’altra parte devo assolutamente convincermi che nel 2014 la stagione andrà bene. Altrimenti lascio la malga e vado a fare qualcos’altro. Da quando l’ho presa in gestione non ho mai avuto un’annata così dura e non è possibile pensare ad un’altra simile». Naturale chiedersi se, di fronte a un serie di eventi che certo non sono imputabili alla gestione della struttura, la proprietà - la Asuc di Sopramonte – non si sia fatta viva per cercare in qualche modo di rivedere il canone di affitto. Quesito che permette a Graziella di togliersi almeno un sassolino dalla scarpa. «Macché – sbotta – ho provato a segnalare queste difficoltà, ma non avuto alcun riscontro. Nessuno ha detto nulla». Intanto, fra qualche giorno, la strada che porta i trentini alla malga che con i suoi 1000 metri d’altezza è quella alla quota più bassa del Trentino, chiuderà ancora. La prima settimana di ottobre, per la precisione, per il ripristino definitivo della carreggiata dopo la frana. Il 2014, per fortuna, s’avvicina.

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