Un orso acrobata scavalca la rete e fa visita a una casa

Comano, l’incursione nella stalla di Sandro Malesardi Il plantigrado fa razzia di pecore e lascia tracce sul solaio


di Graziano Riccadonna


COMANO. Si rifà vivo l'orso nelle Giudicarie Esteriori, e precisamente sulle falde nel monte Casale. Questa volta ha colpito non in casolari dispersi, ma in pieno centro abitato a Comano (comune di Comano Terme).

Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 aprile l'orso ha fatto la sua comparsa sul territorio. Questa volta è stato aggredito un piccolo gregge di pecore custodite in una stalla adiacente all'abitazione di Sandro Malesardi nel centro abitato della frazione di Comano. Due pecore sono state uccise ed altre hanno subito delle ferite che porteranno all'inevitabile soppressione consigliata dal veterinario.

Ma come ha fatto l'orso a colpire? Il plantigrado ha scavalcato la recinzione entrando nella stalla e trascinando fuori i due ovini; le sue impronte si possono seguire anche all'interno del solaio dell'abitazione. Insomma, un orso acrobata. Gli uomini della forestale, dopo un'accurata perizia e vista la gravità del fatto data l'estrema vicinanza alle case, hanno ritenuto opportuno passare la notte successiva, cioè la scorsa, in appostamento poiché ritengono probabile il ritorno dell'orso. Ma finora l'orso non si è rifatto vivo.

L’ultima razzia alle pecore della stalla di Comano, si aggiunge così alla cronaca di altri episodi registrati in questi giorni in Trentino, all’uscita dell’orso dal letargo. Come quelli accaduti sul Monte Baldo, dove l’orso si è avventato su alcuni asini dell'azienda biologica di Malga Trett, domenica 21 aprile, uccidendone uno e tramortendone un altro che è stato abbattuto per le tremende ferite. In questo caso si tratterebbe di un esemplare di 5 anni che, prima avrebbe preso di mira dei vitellini difesi dalle madri di vacche di razza scozzese Highland allevate allo stato brado a Maso Ignaz Terleth e dopo pochi minuti era all'attacco di un branco di cavalli, respinto dai cani.

Nel Lomaso, l’orso si era fatto vivo anche nei giorni scorsi, prendendo di mira quattro arnie di proprietà di Emanuele Dalponte, distruggendo non solo le casette, ma anche la cancellata a protezione, che l'apicoltore aveva costruito.

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