Un giovedì nei locali tra pirati, amarcord e musica

Dalla Scaletta al Circolo Chinaski, passando per l’Accademia: oggi sarà una giornata davvero speciale


di Paolo Piffer


TRENTO. In centro città un giovedì tra pirati, amarcord e musica. Con la possibilità di “transitare”, sorta di staffetta, da un locale all’altro incastrando gli orari per non perdersi nulla. Mini tour cultural-spettacolare all’insegna della casualità, o quasi. Mica che la Scaletta, il Circolo Chinaski e l’enoteca Accademia si siano messi d’accordo, almeno così ci raccontano. Ma, insomma, è andata in questo modo e il tutto si è dipanato in sequenza per arrivare da sera a notte. Il via alle 18,30 alla Scaletta di vicolo Santa Maria Maddalena. Qui si potrà vedere (con replica alle 21) il docu-film “Vicolo Santa Maria Maddalena 9”, più di una cinquantina di minuti che raccontano la lunga storia e i “fumi” dell’osteria da poco nella mani di Stefano Dorigatti che in precedenza, per tanti anni, aveva retto il Campel di Villamontagna. L’idea è di Maura Pettorruso dello Spazio Off e di Jacopo Maramieri che insieme ad un altro videomaker trentino, Alessandro Girardi, l’ha messa in pratica. A far da raccordo alle tante testimonianze e ai vari capitoli presenti nel documentario l’attore Bruno Vanzo. Seguirà buffet. Intorno alle 20, a non più di trecento metri in linea d’aria, in via degli Orbi, apertura ufficiale del Circolo Chinaski, proprio dove una volta c’era l’Inferno e, più recentemente, Vino&Sensi. Sottoterra, sul palco allestito in una delle stanze del “labirinto”, serata di jam session blues che, come tutti gli appuntamenti del genere, sarà caratterizzato dall’improvvisazione. Dato che Chinaski, nato da un’idea dell’associazione Pequod, è affiliato all’Arci, si dovrà acquistare all’ingresso la tessera (5 euro). Non è escluso che ci sia anche qualche sorpresa. Per chi non ne avesse abbastanza, qualche passo oltre via Belenzani, in vicolo Colico, al bar enoteca Accademia, in programma la Festa dei pirati con inizio verso le 23, dopo il concerto blues dei “Black cat and blues fever”, progetto nato dalla passione del cantante chitarrista Roberto Zoccatelli. La Festa dei pirati è opera di due americani fantasiosi, e si ripete da oltre una decina d’anni, raccogliendo sempre più fan. Attraverso internet, facebook e twitter si è diffusa in tutto il mondo, il 19 settembre, giorno preso a casa. La Rete ha fatto da megafono ma pure il passaparola. Ci si presenta nel locale, volendo, piratescamente, comportamenti compresi, slang pure, vestito se se ne avesse voglia e tempo, ma non è certo obbligatorio. Al banco - e all’Accademia indosseranno il piratesco d’ordinanza, staremo a vedere se baffi e bandana compresi - sarà servito l’alcol d’ordinanza, quello da ciurma. Rhum di capitan Morgan, birra del bucaniere e cocktails a tema. Per fare tardi, e tirare fino a notte.













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