Un altro weekend di supercolonne

Dagli esperti un paio di idee per rendere il traffico un po' più scorrevole



ALTO GARDA. Se per Mori ha significato un toccasana, a Nago-Torbole la realizzazione dei tunnel di Tierno non ha portato miglioramenti apprezzabili, come dimostrano gli ingorghi che anche nell'ultimo weekend hanno reso quasi inestricabile il traffico in entrata e uscita dai due paesi. Rassegnamoci, finché le strade sono queste, la situazione non cambierà. Tuttavia, in attesa di soluzioni radicali, con piccoli accorgimenti forse si potrebbero ottenere dei miglioramenti. Il nodo cruciale della viabilità è senz'altro il trivio di Torbole, dove confluisce il traffico proveniente da tre direzioni: Gardesana Orientale, Riva e Nago. Qui c'è poco da illudersi, non esistono proprio soluzioni tampone cui aggrapparsi in attesa della strada di circonvallazione che tagli fuori il paese, esattamente come è accaduto a Mori. Anche se, per la verità, la circolazione sarebbe più scorrevole senza il continuo attraversamento delle carreggiate, sia sulle zebrate che fuori, dei pedoni che affollano Torbole. D'altro canto anche loro, che sono più che altro turisti, hanno il diritto di muoversi. Basterebbe che non lo facessero in modo anarchico come spesso succede, interrompendo ogni due secondi i flussi di veicoli. Gli agenti della polizia locale, presenti al trivio in pianta stabile nei fine settimana, malgrado la situazione caotica, riescono a controllare il viavai di molti, ma certo non di tutti. Magari la presenza di barriere lungo i marciapiedi con uscite "obbligate" in corrispondenza delle strisce potrebbe tornare utile.  Altro punto critico è il semaforo di Nago, che ad ogni auto o pedone in uscita dalla zona nord dell'abitato blocca il traffico sulla statale in entrambi i sensi di marcia. Non è però un'eccezione che l'impianto venga disattivato per affidare la disciplina della circolazione ad un operatore della polizia locale. «Sabato e domenica anche a Nago avevamo tre nostri operatori fissi», spiega il comandante Ivano Berti, in questi giorni bombardato da richieste di intervento. «Noi facciamo tutto il possibile, ma lo sappiamo tutti che il problema è strutturale, ossia una nuova strada che ancora non c'è».  In una situazione al limite della paralisi anche un "aiutino" può essere di sollievo. Secondo il comandante della Polstrada di Riva, Marco Zucchelli, questo lo si potrebbe ottenere rinunciando al semaforo e stabilendo un diritto di precedenza con svolta obbligatoria a destra, verso la rotatoria, per i veicoli che escono dalla zona nord di Nago. Così, osserva Zucchelli, non verrebbe interrotto il flusso - poderoso soprattutto la domenica a causa dei rientri - proveniente da Torbole.













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