Un’altra tragedia con il trattore

Cesare Stanchina, 77 anni, è stato trovato da un passante. Schiacciato dal mezzo: inutili i rapidi soccorsi


di Alberto Mosca


TERZOLAS. Una tragica fatalità ha strappato ieri alla vita e alla famiglia Cesare Stanchina, 77 anni, di Terzolas. L’anziano, agricoltore, è rimasto schiacciato dal proprio trattore nel pomeriggio di ieri e nessuno ha potuto fare nulla per salvarlo. L’incidente è avvenuto nei pressi di un maso di proprietà dello sfortunato anziano, a monte del paese di Terzolas, in località Maso Bianco. Da una prima ricostruzione del tragico fatto, fatale è stata una manovra compiuta sul mezzo meccanico, all’intersezione tra una strada pianeggiante e un’altra in pendenza: forse procedendo in retromarcia sulla strada in pendenza, il mezzo è scivolato su quella sottostante ribaltandosi e schiacciando l’uomo. Che è rimasto ucciso sul colpo.

È stato quindi un conoscente di passaggio a vedere il mezzo rovesciato e il corpo dell’uomo: subito è arrivato l’elisoccorso, insieme alle squadre dei vigili del fuoco: purtroppo non vi è stato nulla da fare e dopo molti sforzi il corpo è stato estratto e quindi trasportato nella camera mortuaria annessa al cimitero di Terzolas.

Stanchina ieri era solo al lavoro nei campi e, avrebbe dovuto di lì a poco essere raggiunto dai familiari, che al loro arrivo si sono trovati di fronte alla tragica scena.

Cesare Stanchina lascia la moglie Maria e due figli: Carla, insegnante e Giuseppe, al lavoro nel caseificio Cercen di Terzolas.

«Tragedie così improvvise lasciano attoniti – ha detto il sindaco di Terzolas Enrico Manini, tra i primi a raggiungere il luogo della disgrazia – colpendo in modo così crudele una famiglia intera e tutta la comunità».

La notizia della scomparsa di Stanchina ha fatto rapidamente il giro del paese, lasciando una scia di tristezza.

Era familiare e benvoluta la figura di un omone per una vita dedito al lavoro della campagna e alla cura della propria famiglia. Un uomo che inoltre, nonostante l’età, riusciva ancora a portare avanti con vigore il lavoro del contadino, tanto che parecchi lo hanno visto alla guida del trattore sia nella giornata antecedente sia in quella del tragico incidente. Era una persone che viveva il lavoro nei campi non solo come un impegno ma anche con una fortissima passione.

«Proprio nel corso della mattina – dice il sindaco Manini – il figlio Giuseppe era stato ripreso da una tv locale mentre procedeva alla caserada chi avrebbe mai detto che subito dopo saremmo stati qui a piangere l’improvvisa scomparsa del suo amato padre».

Doveva essere una giornata di festa per la comunità, caratterizzata da una manifestazione volta a far conoscere le particolarità naturali e culturali del paese; una festa spenta con dolore da una notizia che ha colpito tutti. Nel corso del pomeriggio la salma è stata trasferita nella cappella mortuaria di Terzolas, in attesa della data dei funerali.

I numeri degli infortuni (troppo spesso con esiti tragici) in agricoltura fanno spavento. L’ultimo studio completo risale al 2012 anno in cui il Trentino Alto Adige deteneva il tristissimo record per le morti bianche in agricoltura. Dall'inizio dell'anno fino a settembre si erano registrati 15 decessi. A livello nazionale gli infortuni mortali nel comparto dell'agricoltura nei primi nove mesi dell'anno sono stati 146 ossia il 35 per cento delle morti bianche.

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