Tutti in coda per l'Impressionismo

Mart, la mostra dei capolavori del Museo d'Orsay di Parigi presa d'assalto


Maria Viveros


ROVERETO. L'Impressionismo è il movimento artistico più amato dal grande pubblico in Italia e ogni mostra su questo tema diventa per i curatori una sfida perché non venga ripetuto ciò che è stato già detto sull'argomento.

Estremamente complesso si è quindi rivelato il progetto da cui è nata la mostra inaugurata al Mart di Rovereto "La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d'Orsay" e subito presa d'assalto con lunghe code agli ingressi.

La presentazione alla stampa, in mattinata, è stata affidata a Franco Bernabé, presidente del Mart, al sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi, a Gabriella Belli, direttrice del Mart, che ne ha curato la direzione scientifica, a Guy Cogeval e a Isabelle Cahn, rispettivamente presidente e curatrice del Musée d'Orsay di Parigi, che hanno ideato e curato il progetto con Beatrice Avanzi.

Bernabé ha ringraziato gli sponsor che, in un periodo come questo di tagli, diventano meritevoli per l'attenzione che rivolgono a simili iniziative culturali.
Pubblico e studiosi potranno così ammirare 76 straordinari capolavori provenienti dal museo parigino, presentati in otto sezioni legate a temi ancora poco indagati, che non riguardano contesti prettamente estetici.

Le opere, spiega la Cahn, possono così essere lette secondo chiavi interpretative diverse, che vanno dall'ambito sociale e culturale a quello esistenziale, in modo da riflettere sulla nascita di una nuova società, come metafora della società civile in continua trasformazione. Fra queste, soprattutto la sezione "L'ascolto interiore" offre, secondo Cogeval, gli spunti di analisi più suggestivi per l'inedito accostamento di artisti differenti e perché le loro opere preannunciano i movimenti di pensiero identificativi del Novecento.

Intento dei curatori, come sottolinea la Belli, è stato quindi quello di «ragionare su problematiche aperte, per scrivere qualche capitolo in più rispetto a quanto è stato detto fino a questo momento», in modo da proporre al pubblico uno sguardo critico nuovo per stimolarlo a nuove a individuali riflessioni, anche con il sostegno degli apparati didattici curati da Daniela Ferrari. Le opere, anche se già viste, in questo contesto vengono "rilette e interpretate sotto luci diverse", coerentemente con i presupposti di nascita del Mart, centro di studi e ricerca.

E' stato inaugurato anche il "Babymart". Realizzato in collaborazione con le Casse rurali trentine, è un'area-relax dedicata alle famiglie, per un momento di sosta, in cui i bambini troveranno libri, giochi (un "angolo morbido" accoglierà i più piccini) e console Nintendo con un videogioco con cui si impara a disegnare e dipingere; i genitori e i nonni, invece, cataloghi delle mostre del Mart e un collegamento wi-fi gratuito. Sono anche queste le iniziative che, afferma con una punta d'orgoglio il sindaco, fanno di Rovereto una città europea.

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