«Turisti, Trento è al limite Serve un tetto agli accessi» 

Presentato il Piano. La preoccupazione dell’assessore Stanchina: «Quasi un milione di presenze, se va avanti così dovremo pensare a provvedimenti come Venezia e Firenze» 


Daniele Peretti


Trento. L’aggiornamento del piano di politica turistica cittadino, presentato martedì sera al consiglio di circoscrizione centro storico piedicastello dall’assessore comunale roberto stanchina, deve tenere conto di due dati di fatto. il primo è l’affluenza di visitatori del muse, che di fatto ha stravolto (in positivo) la realtà turistica cittadina. il secondo è che trento, e a chiederlo sono per primi gli operatori di settore, raggiunta quota 1 milione di turisti, è vicina al limite massimo.

«c’è un equilibrio da salvaguardare che è quello tra residenti e turisti, ma anche della capacità ricettiva locale. in prospettiva dobbiamo pensare a dei provvedimenti come quelli in uso a venezia e firenze, dando dei limiti agli ingressi in città. consideriamo che a trento sono diminuiti gli hotel a 2 stelle, aumentati quelli a 4, ma manca un 5 stelle: la ricettività non può andare oltre un limite massimo».

L’aggiornamento di un piano pensato solo 10 anni fa, è dettato da un cambio radicale della realtà. oggi arrivano turisti già informati che hanno programmato la propria vacanza con l’aiuto dei siti web. sono cambiati i collegamenti: a roma al contrario di qualche anno fa, si può andare e tornare in giornata e molto ancora di più cambierà col tunnel del brennero e con l’alta velocità. è aperta la trattativa con le ferrovie per il ripristino della linea diretta con milano, sospesa dal 2015. in 10 anni si sono registrati il 72% di arrivi in più e l’incremento del 44% delle presenze. nelle strutture alberghiere il soggiorno medio è di 2 giorni, in quelle extra alberghiere è di 5. «per capire come sia cambiato il contesto, consideriamo – ha detto stanchina – come il 50% delle vendite delle biciclette sia di e-bike e questa indicazione ci obbliga ad adeguarci: piuttosto che un chilometro di nuove ciclabili, meglio puntare al collegare tra loro gli attuali 70 chilometri. come sarà opportuno concludere il prima possibile il collegamento col lago di garda, per avere la ciclabile più bella d’europa».

Dai tavoli convocati per discutere le linee guida del nuovo piano turistico, è nata una nuova sensibilità, quella verso la disabilità sensoriale e motoria; «sono rimasto colpito dalle difficoltà che una persona incontra, anche solo per organizzare una visita guidata per ciechi o sordi. il mio impegno sarà quello di sbarrierare a 360 gradi la città». ma c’è anche bisogno di formazione: «anche il più preparato receptionist non sa come comportarsi quando si deve relazionare con un portatore di handicap e finisce per parlare solo con l’accompagnatore. oppure il personale che viene dall’est europa sa parlare correttamente anche tre lingue delle quali i nostri ragazzi, ne hanno solo una conoscenza di base».

Toccherà ora alle circoscrizioni presentare un documento di valutazione, ma indicando anche quali possono essere le attrazioni turistiche “minori” presenti sul territorio.













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