Trovato morto in casa: overdose fatale

Rino Dalmonego aveva 53 anni e viveva ad Andalo. Mercoledì un ragazzo salvato in extremis dai sanitari grazie al Narcan



TRENTO. È stato il fratello a fare la terribile scoperta. Era il primo pomeriggio di lunedì ed è entrato nell’appartamento di Rino Dalmonego, preoccupato perché era da troppo tempo che non lo vedeva e non lo sentiva. E quando ha aperto la porta ha capito il perché di quella prolungata assenza: Rino Dalmonego, 53 anni era steso per terra, senza vita. Inutile la richiesta di soccorso al 118, il medico non ha potuto fare nulla se non accertare il decesso dell’uomo che risaliva ad alcune ore prima. Una morte con molte ombre che ha portato il sostituto procuratore di turno a chiedere un’autopsia per accertare quello che era successo nell’appartamento. E ad uccidere l’uomo pare sia stata una dose di eroina. I segni di quello che poteva essere successo c’erano attorno all’uomo ma si è voluto fare ogni accertamento possibile e la risposta che è arrivata è stata overdose, overdose che ha provocato un infarto fatale per l’uomo.

Anche nel passato di Rino Dalmonego c’erano state delle tracce di droga ma nell’ultimo periodo la sua vita scorreva tranquilla. Viveva sempre ad Andalo in un appartamento vicino a quelli di sua madre e di suo fratello. E con suo fratello era impegnati per alcuni lavori saltuari. Una vita che sembrava indirizzata sui binari della normalità, una normalità che è stata fatalmente interrotta dal ritorno dell’eroina nella sua vita. Non è chiaro cosa sia successo, la ragione di quel ritorno ma su questo aspetto sono in corso delle verifiche da parte dei carabinieri della stazione di Andalo che, coordinati dalla procura, cercheranno di ricostruire le ultime ore di vita di Dalmonego e di capire da chi ha avuto la dose che gli è stata fatale.

Droga che potrebbe esser stata o troppo pura o tagliata male e che potrebbe far parte di una partita che è spacciata in questi giorni in provincia. Sì perché mercoledì un’altra persona ha rischiato di morire per un’overdose in città. L’allarme è partito senza indugio ed è subito intervenuta l’ambulanza. Il personale sanitario è riuscito a far rientrare subito l’emergenza grazie ad un’iniezione di Narcan un farmaco che è conosciuto come l’«antidoto» all’eroina perché è il trattamento della depressione respiratoria causata da sovradosaggio di eroina.

L’ultimo caso di overdose in provincia risale alla fine di aprile quando fu trovato privo di vita nella sua abitazione di Piedicastello, Giorgio Bertoli, artigiano di 48 anni. Una morte che aveva scosso i tanti amici dell’uomo e che era avvenuta nella più completa solitudine. Ma in generale negli ultimi anni le morti legate all’assunzione di eroina sono state molto rare. Quella precedente era dello scorso anno quando un giovane di Ferrara trovoò la morte in una malga nel comune di Telve a causa di un’overdose di ecstasy. E nel 2011 fu trovato un uomo morte nel parcheggio della Trento-Malè.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano