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Troppo cloro in piscina: due intossicati

Paura, ieri mattina, in un hotel di Limone per un uomo e un bambino che si trovavano a bordo piscina



LIMONE. Un errore umano nel dosaggio oppure il malfunzionamento di qualche apparecchio o strumento. Sono queste le ipotesi a cui stanno lavorando i carabinieri per cercare di dare una spiegazione all’intossicazione da cloro che ieri mattina ha creato allarme e tanta paura in una struttura ricettiva di Limone sul Garda.

È accaduto tutto intorno alle dieci del mattino, nella piscina dell’hotel in quel momento quasi deserta, ad eccezione di un uomo - pare il manutentore o il custode - e due bambini, i figli di una famiglia dell’Est Europa in vacanza in questi giorni sul Garda. L’allarme è stato lanciato subito, appena l’uomo, sessantenne, ha cominciato a sentirsi male palesando sintomi che hanno fatto subito capire la probabile intossicazione da cloro. Anche uno dei due bambini, di dieci anni, ha lamentato qualche fastidio e così è scattata l’emergenza che ha fatto intervenire da Salò i vigili del fuoco e un’ambulanza con l’equipe medica per i primi soccorsi. In supporto ai colleghi bresciani, sono stati chiamati anche i vigili del fuoco di Riva: dalla caserma di viale Rovereto sono dunque usciti un paio di mezzi e una squadra, con una decina di uomini, che ha operato a Limone per la messa in sicurezza della piscina.

Fortunatamente, le condizioni dei due intossicati sono risultate non particolarmente gravi. Il bambino è stato subito bene mentre per l’uomo si è deciso il trasporto al pronto soccorso degli spedali civili di Brescia per accertamenti. A preoccupare un poco i sanitari erano le sue difficoltà respiratorie e così si è preferito caricarlo a bordo dell’elicottero e portarlo celermente all’ospedale ma non è in pericolo di vita.

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dai carabinieri della stazione di Limone e della compagnia di Salò.













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