Trento «invasa» dai sacchi blu

Rifiuti in strada per una settimana a causa dello sciopero di martedì. Dolomiti Energia corre ai ripari


Martina Bridi


TRENTO. Dolomiti Energia corre ai ripari dopo lo sciopero nazionale di martedì scorso al quale ha aderito circa l'85% degli operatori della raccolta differenziata. L'ovvio risultato del mancato servizio di recupero della spazzatura è stato che alla sera, in diverse zone del centro e nei sobborghi, i bidoni del porta a porta erano ancora presenti e, in alcuni casi, lo sono tuttora. Mentre qualcuno ha già recuperato la propria spazzatura sbuffando per essersi dimenticato dello sciopero e pensando che dovrà passare ancora una settimana prima di potersi finalmente liberare dell'immondizia accumulata, pare invece che qualcun'altro si sia chiesto come mai quelli di Dolomiti Energia avessero portato via la spazzatura di tutti tranne la propria.

E' vero che il buonsenso imporrebbe di ragionare e pazientare qualche giorno aspettando il prossimo turno di raccolta, ma è altrettanto innegabile che lo spettacolo offerto dai bidoni multicolori abbandonati sul ciglio della strada lascia alquanto a desiderare. Senza dimenticare che a chi martedì scorso toccava la raccolta di vetro e carta tutto sommato è andata bene, visto che dovrà semplicemente comprimere maggiormente i giornali nel bidone giallo oppure trasportare un bidone verde molto più pesante al prossimo giro; ma chi si deve tenere l'organico in casa ancora una settimana la faccenda è decisamente poco piacevole.

Per ovviare al problema estetico e, in alcuni casi, anche poco gradevole per l'olfatto dei rifiuti abbandonati sul ciglio della strada ecco allora che Dolomiti Energia cercherà nei prossimi giorni di eliminare almeno parzialmente l'immondizia rimasta per strada da ormai quattro giorni prolungando l'attività lavorativa dei suoi operatori: il consueto giro di raccolta verrà allungato per recuperare, almeno parzialmente, anche i bidoni rimasti all'aperto da martedì scorso. L'ipotesi di un'uscita straordinaria dei mezzi di raccolta della differenziata è stata scartata da Dolomiti Energia sia per motivi logistici che per rispetto nei confronti della protesta portata avanti con lo sciopero.













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