Trento Film Festival, fra Everest e Messico

Presentata l’edizione 2014 che si aprirà il 25 aprile: ecco tutte le novità che aspettano



TRENTO. Diversi percorsi si snodano nel programma cinematografico dell’edizione 2014 del Trento Film Festival, a partire da quello dedicato all’Everest che prende il via con la proiezione, nella serata inaugurale del 25 aprile, di The Epic of Everest. Straordinario documentario sulla prima scalata all’Everest del 1924 restaurato dal British Film Institute e musicato dal vivo con l’accompagnamento del musicista elettronico Simon Fisher Turner. La montagna più alta del mondo torna protagonista in Concorso con la prima italiana di Beyond the Edge, imperdibile ricostruzione in 3D dell’emozionante scalata del 1953, ma anche nella sezione «Alp&ism« con High and Hallowed: Everest 1963 sulla leggendaria salita americana lungo la cresta ovest, qui narrata dall’autore di Into the Wild Jon Krakauer. Il percorso si chiude con High Tension che porta alla ribalta i fatti di cronaca di un anno fa, quando l’alpinista italiano Simone Moro e lo svizzero Ueli Steck vennero aggrediti da un gruppo di Sherpa in seguito a un diverbio, situazione ad altissima tensione di cui il film svela per la prima volta i retroscena, con la testimonianza dei protagonisti e immagini mai viste.

La sala aggiuntiva su cui potrà contare il festival, lo storico ma rimodernato Supercinema Vittoria nel pieno centro città, offre con i suoi quasi 500 posti a sedere lo spazio adatto a una programmazione per il grande pubblico che punta su eventi e lungometraggi, a partire dalle già annunciate prime italiane di In order of disapperance del norvegese Hans Petter Moland in apertura, con Bruno Ganz e Stellan Skarsgård, in Concorso al festival di Berlino e di prossima uscita in Italia grazie a Teodora, e in chiusura del kolossal in costume ambientato durante la Prima Guerra Mondiale La montagna silenziosa dell’austriaco Ernst Gossner, girato tra Trentino e Alto Adige, con Eugenia Costantini e Claudia Cardinale.

Il grande cinema sarà rappresentato anche da un classico come Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini, del 1976, dal romanzo di Dino Buzzati, di cui verrà presentato per la prima volta in Italia il restauro visto al Festival di Cannes 2013. Una delle ultime grandi co-produzioni del miglior cinema italiano, testamento artistico di Zurlini, con un irripetibile cast che unisce alcuni dei più grandi attori europei dell’epoca: Jacques Perrin nel ruolo del Tenente Drogo, Vittorio Gassman, Philippe Noiret, Fernando Rey, Max Von Sydow e Jean-Louis Trintignant.

Il grande schermo del cinema Vittoria sarà l’ideale cornice anche di due spettacolari documentari, presentati fuori concorso. Terre des Ours di Guillame Vincent, produzione francese ad alto budget, appena uscita nei multiplex d’oltralpe, filmata tra i paesaggi incontaminati della Kamchatka e i giganteschi orsi bruni che vi dominano incontrastati durante la stagione estiva, con la voce narrante di Marion Cotillard, premio Oscar nel 2007 per la sua interpretazione di Èdith Piaf in La vie en rose. A Symphony of Summits: The Alps from Above, film tedesco che ha recentemente raggiunto 100.000 biglietti venduti in Germania, invita invece a un volo sulle Alpi, dal Monte Bianco alle Dolomiti, alla scoperta dal cielo dello straordinario patrimonio paesaggistico e ambientale alpino, grazie a telecamere ad altissima definizione e tecnologie speciali di ripresa.













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