Trento: Comune, giro di vite sui contributi

Pronte nuove regole: si parte da cultura e solidarietà internazionale


Chiara Bert


TRENTO. La giunta comunale è pronta a cambiare il regolamento per l'assegnazione dei contributi: addio sovvenzioni a pioggia, più trasparenza, qualità e merito. Si comincerà da cultura e solidarietà internazionale, l'assessore Lucia Maestri presenterà la proposta entro gennaio. E intanto parte il confronto su tasse e tariffe per capire come recuperare nuove entrate.
La questione economica è al centro dell'attenzione del Comune, ha ribadito il sindaco Alessandro Andreatta al termine della prima giunta politica del 2011, durata fino a metà pomeriggio.
Variazione di bilancio. Palazzo Thun si prepara ad una variazione di bilancio a marzo, dove dovranno essere recuperare altre risorse per rispondere alle richieste del governo sul patto di stabilità. Quanto? «Impossibile dare cifre fino a quando non firmeremo il protocollo d'intesa tra Provincia e Consiglio delle autonomie», ha risposto Andreattta. La cifra, per tutti i Comuni trentini, si aggirerà tra i 12 e i 16 milioni di euro, ma la ripartizione ancora non è stata calcolata.
Tariffe e tributi. «Apriremo un confronto con la commissione bilancio su tariffe, tributi, patrimonio, per fare il punto sulle possibili leve da utilizzare», ha proseguito il sindaco. Che ha contrattaccato alle critiche (del centrodestra ma anche dell'Idv) sull'aumento della tariffa rifiuti. «In tre anni l'aumento è stato del 12,6%, una percentuale che può essere capita. Negli ultimi due anni per tenere la tariffa bassa abbiamo trasferito a Dolomiti Energia 2,1 milioni di euro su deroga della Provincia, ora non potevamo più. I miracoli non si fanno, il porta a porta spinto a dei costi alti e rispetto a Castelfranco Veneto, che ha lo stesso sistema, le nostre tariffe sono notevolmente più basse».
Contributi. Il sindaco ha poi aperto un altro capitolo che riguarda l'utilizzo delle risorse pubbliche e che approderà in giunta entro gennaio. Si tratta della revisione del regolamento per l'assegnazione dei contributi comunali. «Un percorso molto delicato - ha spiegato Andreatta - che ha aspetti positivi in termini di trasparenza e meritocrazia, ma si apre anche a qualche rischio, perché fare delle scelte implica dire dei sì e dei no». Il sindaco ha precisato che non necessariamente le risorse a disposizione caleranno di molto, ma saranno distribuite in modo diverso, cominciando da due settori - cultura e la solidarietà internazionale - finiti anche recentemente nel mirino dell'opposizione che ha criticato l'assessore Maestri. Basta risorse distribuite a pioggia, a tutti un po' per non scontentare nessuno, piccole iniziative nei rioni, presentazioni di libri, eventi per soli soci: «Finora abbiamo avuto un regolamento a maglie larghe che permetteva di presentare al Comune le richieste più disparate di finanziamento, vogliamo passare a un criterio che premia la qualità», aveva spiegato l'assessore, per esempio premiando innovazione, iniziative di rilievo cittadino e che coinvolgono i giovani.
Crematorio. Parte oggi in commissione trasparenza l'iter per la realizzazione del forno crematorio al cimitero di Trento, domani si esprimerà la commissione urbanistica. «Entro marzo - ha detto ieri il sindaco - contiamo di aver concluso il percorso nelle commissioni e nelle circoscrizioni e di portare la proposta in consiglio comunale.
Piano casa. La variante che approderà in aula in autunno conterrà la prima tranche di alloggi pubblici, 130 a canone sociale e 350 (ma il numero è ancora soggetto a verifica) a canone moderato. L'altra metà arriverà in un secondo tempo.
Rapporti giunta-consiglio. Il sindaco ha infine ribadito l'opportunità di dare maggiore forza al ruolo del consiglio «per evitare che si occupi solo di ordini del giorno e question time». Un'ipotesi è quella di alcuni incarichi «a tema» da parte del consiglio, «ma i consiglieri dovranno essere espressione di un accordo bipartisan».

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