Trento: 17enne straniera segregata e violentata, gazebo della Lega contro i matrimoni combinati

Le donne della Lega Nord del Trentino si mobilitano per ''dimostrare piena solidarietà alla ragazza vittima di tale violenza e brutalità'' e per protestare contro i matrimoni combinati



TRENTO. Le donne della Lega Nord del Trentino si mobilitano per ''dimostrare piena solidarietà alla ragazza vittima di tale violenza e brutalità'', appreso dell'arresto di un giovane di 24 anni, kosovaro, accusato di avere segregato, violentato e picchiato una connazionale di 17 anni, portata a Trento per un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie.

Annunciano per venerdì un gazebo alle Torri ''per raccogliere firme - si legge in una nota - contro i casi di bambine schiave di matrimoni organizzati'' e per chiedere ''la reclusione fino a cinque anni a chiunque induca una persona al matrimonio mediante forme di violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o approfitti di una situazione di inferiorità fisica o psichica, e l'aumento della pena qualora i fatti siano commessi a danno di minore degli anni 18'', ciò nel riprendere anche una proposta di legge in materia dell'onorevole Carolina Lussana, vicecapogruppo Lega Nord alla Camera.

La consigliera comunale Bruna Giuliani riferisce inoltre che porterà in Consiglio una domanda di attualità, chiedendo tra l'altro che cosa s'intenda fare ''per contrastare tale fenomeno e per portare a conoscenza e informare, soprattutto nelle scuole, le ragazze straniere che non è legale combinare matrimoni, soprattutto con minori, e quali interventi abbia già messo in atto l'attuale amministrazione''.













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