Tre cani avvelenati nel bosco attorno a Malé

Uno non ce l’ha fatta, la polizia locale del capoluogo ha aperto un’indagine e invita a evitare la pineta al Funghetto. Un altro animale è morto a Samoclevo


di Sergio Zanella


MALE'. Allarme avvelenamento cani a Malé, dove nei giorni scorsi sono stati segnalati diversi casi di animali deceduti o che versano in condizioni più o meno gravi dopo aver mangiato sostanze ancora non ben identificate. Anche in Val di Sole, come già accaduto in altre aree del Trentino, arriva dunque l’incubo “bocconi avvelenati”, con i migliori amici dell’uomo attirati in queste trappole mortali dal loro aspetto succulento. Al momento, però, non c’è nulla di certo, con la polizia urbana di Malé che ha aperto un fascicolo ma che si riserva ancora qualche giorno di tempo per capire se si è trattato di bocconi avvelenati o di semplice veleno usato a scopi agricoli e ingerito accidentalmente dagli animali.

«Al nostro ufficio di Malé sono stati segnalati lo scorso weekend tre casi di cani morti o avvelenati – dicono dall’ufficio della polizia municipale del capoluogo solandro –. Abbiamo già provveduto a fare una ricerca nelle aree in cui i padroni erano transitati con i loro cani prima dell’avvelenamento, e abbiamo trovato del semplice veleno per ratti ma nessun boccone avvelenato. Al momento la situazione è ancora poco chiara, quindi invito tutti coloro che hanno riscontrato questo genere di problema a rivolgersi ai nostri uffici per darci maggiori informazioni. Vogliamo inoltre fare un appello ai cittadini, invitando per qualche giorno i proprietari di cani a tenerli legati durante le passeggiate, specialmente nell’area della pineta situata nei pressi di località Funghetto. Ogni segnalazione è comunque gradita».

«Fortunatamente il nostro cane si è ristabilito – spiega una delle proprietarie –. Giovedì sera, dopo una passeggiata attraverso la pineta di Malé e nei paraggi del parco giochi, il cane (un meticcio di piccola taglia, ndr) ha iniziato a stare male. Nel giro di qualche ora non era più capace di camminare. Si è ristabilito solo dopo quattro giorni di cure con i medicinali prescritti dal centro veterinario di Cles. Il veterinario che ha visitato il nostro cane ha evidenziato un chiaro avvelenamento dell’animale».

A giudicare dalle voci che circolano in paese la situazione sembra però non essere nuova, e si è verificata anche in altri comuni della bassa Val di Sole. Nei giorni passati almeno un’altra decina di animali sarebbe stata vittima di qualche genere di veleno (a Samoclevo uno è morto, ma la maggior parte si sarebbe salvata) in seguito all’ingerimento di cibo contaminato nei boschi e nei prati dei comuni di Caldes e Dimaro Folgarida. L’invito è dunque di prestare la massima attenzione e di segnalare ogni possibile pericolo alle forze dell’ordine o al Corpo Forestale.













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