Sul Monte Bondone, a piedi lungo le trincee 

La Pro Loco presenta il recupero dei sentieri da Vason a Cima Palon e del Mugon  Per il ripristino previsti 90 mila euro. E in futuro si potrà arrivare fino al Garda


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Da ieri sera Alessandro Olivieri, Dario Maestranzi ed il loro team al lavoro sul progetto Monte Bondone 2035 hanno “un’arma” in più. La Pro Loco Monte Bondone ha infatti presentato e messo a disposizione per il masterplan un nuovo progetto: il recupero di due percorsi storici che uniscono Vason a Cima Palon, il sentiero del Mugon ed il sentiero delle Trincee. Il progetto, curato dall’ingegnere Roberto Cimadom, ha una forte valenza storico-culturale, in quanto i sentieri che si propone di recuperare vennero costruiti dall’esercito austro-ungarico. Gli interventi previsti per rimettere a posto i percorsi comprendono principalmente opere di manutenzione come decespugliamento, la sistemazione del fondo del sentiero, parapetti per la sicurezza. Saranno necessari però anche interventi più importanti: la realizzazione di una passerella per superare un avvallamento sul sentiero delle Trincee e la ricongiunzione di alcuni tratti sul sentiero del Mugon che sono stati demoliti durante la realizzazione dei tracciati sciistici del Palon e delle Rocce Rosse.

Il costo per la realizzazione degli interventi per recuperare i due percorsi, la cui lunghezza totale è di quasi i 4 chilometri, si aggirerebbe tra gli 80 ed i 90 mila euro, un costo relativamente contenuto che si spera possa essere sostenibile. Fanno ben sperare in questo senso le parole di Fabio Campolongo, della Soprintendenza per i beni culturali che in un promemoria per la presentazione del progetto sottolinea che «si tratta di un progetto che potrebbe raggiungere con minimi sforzi massimi risultati». Dopo l’eventuale realizzazione del progetto uno dei desideri della Pro Loco Monte Bondone sarebbe, inoltre, quello di poter ripristinare almeno una delle numerose caverne presenti lungo il sentiero delle Trincee, per poter vedere come fosse a suo tempo attrezzata per ospitare i soldati durante la Grande Guerra, un po’ come fatto dall’Azienda Forestale di Trento - Sopramonte sul Sorasass.

Ma non è tutto qui, come spiega il presidente della Pro Loco Monte Bondone Sergio Costa: «Vorrei che questo incipit fosse la prima tappa di un percorso più lungo, con altre tappe che porterebbero da Trento fino al lago di Garda passando da Sardagna, Candriai, Vaneze, Vason, Palon, Rocce Rosse, Viote per pernottare al rifugio Alpino e poi il giorno dopo arrivare alla Bocca di Valona verso Malga Cavedine, proseguire per Vigo Cavedine, quindi Malga Campo per salire sullo Stivo al Rifugio Marchetti e poi scendere, attraverso più possibilità ed arrivare ad Arco o Riva del Garda. Ovviamente si potrà fare il contrario per i turisti che frequentano il lago di Garda ed amano la nostra montagna».















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