«Su quel tratto necessario lo spartitraffico» 

Il sindaco Felicetti lo ripete da anni. Ma il piano per la messa in sicurezza della statale non lo prevede



OSPEDALETTO. «La priorità è lo spartitraffico». Lo dice da anni il primo cittadino Ruggero Felicetti, e lo ripete come un mantra quando si parla di Statale 47 della Valsugana. Tra lo sconsolato e l'arrabbiato. Già perché quando succedono - e purtroppo accadono frequentemente- incidenti sulla retta di Ospedaletto, tra i primi che vengono contattati c'è il sindaco.

Felicetti non è certo uno che le manda a dire, il suo parere sulla Statale della Valsugana l'ha espresso più volte in più sedi. «In tutti questi anni ne ho sentite tante, dalle quattro corsie ai 90km in galleria. Per me la soluzione è una: spartitraffico su tutto il tratto a doppia corsia, da Castel Ivano a Grigno». Ma in quel punto lo spartitraffico non è previsto: in quel tratto di strada dove ieri nel primo pomeriggio si è verificato l'incidente mortale non sono previsti interventi. A causare la morte di Marco De Felici, 59 anni, residente a Borso del Grappa, provincia di Treviso, è stata un’invasione di corsia. Il famoso ed atteso intervento di messa in sicurezza della SS47 che dovrebbe partire nei prossimi mesi per un importo di oltre 4 milioni di euro (di cui 3.7 di lavori), non riguarda infatti la parte bassa dell'arteria ma solamente il tratto che dallo svincolo di Ospedaletto arriva a località Zotta (prima dell'azienda Sts per capirci), nel comune di Castel Ivano. Questo infatti è il tratto più pericoloso e stretto dell'arteria, delimitata da un lato dal muretto della ferrovia e dall'altro da un fossato.

«Dallo svincolo in giù, fino a Grigno non è previsto niente, in realtà in questo tratto non servirebbe nemmeno allargare la strada, solamente gli ultimi 500 metri, da località Tollo. Basterebbe solo posizionare lo spartitraffico» spiega Felicetti. Spartitraffico centrale che, sulla carta, non è previsto nemmeno nei lavori del tratto superiore. Ma dopo qualche insistenza e numerose polemiche, la Provincia ne sta valutando l'inserimento.

Ci sono però anche molte persone che non lo vogliono: la strada è dritta, la visuale c'è, i limiti di velocità (abbassati a 70 chilometri orari) e i divieti di sorpasso pure (nel punto dove ieri c'è stato lo scontro c'è invece la linea tratteggiata), sta in chi guida farlo correttamente e in sicurezza, rispettando le norme stradali. «Vero, con lo spartitraffico non si può superare e bisogna andare più piano. E a molti non va. Ma se vogliamo evitare i frontali l'unica soluzione è quella» conclude Felicetti.

(m.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano