caro carburanti

Si fa a Grigno il pieno meno caro

Lo scherzetto di Capodanno, con la cancellazione anche della seconda «rata» di sconto sulle accise da parte del Governo, si è fatto sentire. Tra pompa e pompa ci sono fino a 25 centesimi di divario


Luca Marsilli


TRENTO. Lo scherzetto di Capodanno, con la cancellazione anche della seconda «rata» di sconto sulle accise da parte del Governo, si è fatto sentire. Col prezzo della benzina e del gasolio che sono schizzati vicino, e in qualche caso oltre, i due euro al litro. È un po’ un paradosso: chi ha vinto le elezioni sostenendo per dieci anni che è una vergogna pagare ancora sulla benzina una tassa per la ricostruzione del Belice terremotato, in pochi mesi ha azzerato il primo sconto su quelle accise che la storia ricordasse. Lo aveva introdotto il governo Draghi per limitare l’impatto del rincaro di petrolio e gas sulle famiglie e sull’economia, visto che l’auto è uno strumento indispensabile per la gran parte dei cittadini. Un taglio di 30,5 centesimi a litro. A fine novembre la prima sforbiciata: lo sconto era sceso a 18,3 centesimi. Ma i prezzi erano in calo rapido e era stato quasi indolore. Ora, con l’1 gennaio, anche i 18,3 centesimi di sconto sono spariti. E la botta si è sentita.

Non però ovunque nella stessa misura. E le diffenze di prezzo tra zona e zona (e tra gestore e gestore) sono tutt’altro che irrilevanti. Guardando al prezzo del self service tra al benzina più cara del Trentino, a Pinzolo, e quella più conveniente (a Grigno, in Valsugana) ci sono quasi 25 centesimi di differenza: 24,8. Per un pieno da 50 litri, sono esattamente 12,4 euro in più o in meno. Non cambia molto il discorso per il gasolio: anche per il Diesel, la pompa più cara è a Pinzolo e la meno cara a Grigno. E la differenza è di 24,6 centesimi: sul pieno, 12,3 euro.

Guardando alla lista completa dei 189 impianti attivi in Trentino, saltano all’occhio delle tendenze, ma tutte con numerose eccezioni. Tendenze, appunto, non regole. E la prima è che ci sono compagnie mediamente meno care e compagnie più costose. L’altra è che la stessa differenza, con molte meno eccezioni, si trova fra zona e zona. Le aree turistiche hanno prezzi mediamente più alti, le zone «disagiate» più bassi. Infine la città di Trento risulta servita da un ottimo numero di gestori «economici», seguita da quella di Rovereto. E qui forse è la grande quantità di carburanti trattati a permettere di resistere con agi più ridotti.

Le classifiche: i prezzi sono quelli indicati sul sito del ministero. Per la benzina: i più cari sono i 2 Eni di Pinzolo (1,967), Eni di Cavalese (1,967), Ip di Revò (1,939), Tamoil di Brez (1,939), Tamoil di Livo e quello di Giustino (1,899), Emanuelli di Avio (1,899), Esso di Lavarone (1,898) e Eni Paganella Ovest (1,897). Al contrario, i dieci rivenditori meno cari sono Tamoil di Grigno (1,719), Eni di Predazzo (1,719), Q8 di Gardolo (1,769), Esso di via Sanseverino a Trento (1,769), Giga Fuel di Nogaredo (1,778), Ip di via Benacense a Rovereto (1,779), Delta Energy di Spini, a Trento (1,779), Delta Energy di Trento Est (1,779), Q8 di via Venezia a Trento (1,779) e Esso sulla statale a Trento (1,779). Guardando al Diesel, la classifica è quasi sovrapponibile. Comunque, i più cari sono i due Eni di Pinzolo e quello di Cavalese a 2,045 euro al litro, Ip di Revò (1,999), Tamoil di Brez (1,979), Tamoil di Giustino (1,979), Q8 di Predazzo (1,979), Ip di Ledro (1,969), Firmin di Brentonico (1,969) e Esso di Moena (1,969). I meno cari: Tamoil di Grigno (1,799), Eni di Predazzo (1,807), Giga Fuel di Nogaredo (1,858), Q8 di Gardolo (1,959), Esso di Sanseverino a Trento (1,859), Ip di via Benacense a Rovereto (1,969), Delta Energy di Trento Est (1,869), Q8 di Lizzanella a Rovereto (1,869), Q8 di via Venezia a Trento (1,869) e Esso di via Benacense a Rovereto (1,869).

 













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