patto di stabilità

Scuole da sistemare: Renzi dà l’ok a Volano e Carisolo

Disponibili 275 mila euro per i nuovi serramenti delle elementari lagarine e 30 mila per la sistemazione antisismica per gli scolari della val Rendena


di Giuliano Lott


TRENTO. Hanno risposto subito, i sindaci Arturo Povinelli e Francesco Matté all’appello del presidente del consiglio Matteo Renzi, segnalando le priorità di spesa per l’edilizia scolastica dei rispettivi comuni già a metà marzo. E già a giugno le somme per procedere agli interventi sulle scuole sono state sbloccate: 30 mila euro per la sistemazione antisismica delle elementari di Carisolo e 275.519 euro per rifare i serramenti delle scuole di Volano. Ed è lo stesso sindaco Matté che racconta l’iter della vicenda. «Dopo l’appello di Renzi - racconta - abbiamo preparato un promemoria con la scuola individuata, le nostre elementari, e il tipo d’intervento. Si tratta di un edificio realizzato 25 anni fa che necessita del rifacimento integrale dei serramenti. Avevamo incluso anche la realizzazione di un cappotto termico, ma ci penseremo più avanti». La pratica è stata avviata «senza particolari aspettative», racconta Matté. «Ma rifare porte e finestre della scuola era una priorità per la nostra comunità. Avevamo chiesto di sbloccare 500 mila euro, svincolandoli dal patto di stabilità come previsto dal decreto emanato in primavera. A giugno il governo ci ha comunicato di aver messo a nostra disposizione circa 270 mila euro in due tranches. Una per il piano di edilizia scolastica dell’anno in corso, una per quello del 2015. Ci ha sorpreso la velocità e la semplicità con cui abbiamo ottenuto questa cifra. Il carteggio si riduce a tre o quattro mail. Non ci è stato richiesto alcun progetto esecutivo, né pesanti faldoni di documentazione. Sono carte che presenteremo in fase di rendicontazione, ma non dover istruire una pratica capillare fin da subito ci consente di accelerare i tempi. Certo, questi fondi sono comunque soldi del comune, però poterli sfruttare attraverso le maglie del decreto “sblocca Italia” ci permetterà di provvedere a una priorità». Matté ha un’idea precisa di come gestire i lavori. «Per lunedì ho convocato un consiglio comunale per poter varare una variazione di bilancio che tenga conto della cifra per la manutenzione della scuola. Poi passeremo a una gara a invito, convocando sette ditte locali. A nostro parere, è importante in un momento come questo creare una ricaduta sulla Vallagarina, sul nostro territorio. serve da motore per la ripresa del settore edile, oggi in gravissime difficoltà».

Anche il sindaco di Carisolo, Arturo Povinelli, ha inviato la stessa richiesta al governo. «Dovevamo eseguire dei lavori nel magazzino della scuola elementare, e per poter dare corso all’opera serviva una sistemazione antisismica che non avremmo potuto realizzare con le magre risorse del nostro piccolo comune». Anche in questo caso, tutto molto semplice: la richiesta inviata per mail, la risposta dopo poche settimane. «In principio avevamo compilato la richiesta per un importo superiore, sulla base di una stima di massima poiché non era ancora stata eseguita la perizia: i tempi per inviare la richiesta al governo erano strettissimi. A luglio abbiamo saputo che la nostra richiesta era stata accettata, per un importo inferiore, ma che è risultato sufficiente poiché nel frattempo la perizia ha dimostrato che gli interventi di sistemazione antisismica costeranno meno del previsto. Ora speriamo che quei fondi arrivino, Ci fanno molto comodo, in un momento come questo».

Un sistema veloce, quello impiegato dal governo per l’attuazione del decreto “sblocca Italia”, che riduce al minimo le necessità burocratiche. «Le procedure burocratiche - commenta il sindaco di Carisolo - non rendono più efficiente il funzionamento della macchina pubblica, semmai il contrario» dice Povinelli. «Quando c’è da occuparsi di un’urgenza, e la sicurezza dell’unica scuola del paese è di sicuro un’urgenza, bisogna intervenire con rapidità. E, detto senza alcuna polemica, a volte i comuni più piccoli si rivelano in questo più efficienti di quelli più grandi».

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