SULL'A22

Schianto in auto, muoiono due sorelle

Poco prima di mezzogiorno la Toyota guidata da Francesco Signoretti tampona un Tir: schiacciate la moglie e la cognata


di Giuliano Lott


ROVERETO. Tutto è accaduto in pochi interminabili secondi, quando mancava una manciata di minuti a mezzogiorno sull’A22 all’altezza di Ala. Una tragedia che si è portata via in un istante la vita di due sorelle roveretane, Catia e Rosanna Riviera, di 57 e 60 anni.

Forse il camion carico di sabbia che li precedeva ha frenato all'improvviso. Forse l'uomo alla guida del Toyota Rav4 bianco nuovo di zecca, l'imprenditore arcense Francesco Signoretti, 58 anni, marito di Rosanna, ha cercato di evitare l'impatto con il cassone del Tir, senza purtroppo riuscirvi. Forse è stata una semplice distrazione alla guida a giocare un brutto scherzo all’autista. Sono tutte ipotesi ora al vaglio della polizia stradale, chiamata ieri al chilometro 177 della corsia sud dell'Autobrennero, un tratto rettilineo che si trova pochi metri a sud dell'ex stabilimento Subaru, poco più di un chilometro dall’uscita del casello di Ala-Avio. In linea d’aria, quel preciso tratto di autostrada si trova poche centinaia di metri a sud della stazione ferroviaria di Ala. La giornata serena, con il cielo terso, non ammette difficoltà visive. Eppure, qualcosa di terribile è comunque accaduto.

All'arrivo dei soccorsi, purtroppo per le due sorelle non c'era più nulla da fare. Rosanna Riviera, che si trovava sul sedile del passeggero, e sua sorella Catia, che viaggiava sul sedile posteriore, sono rimaste schiacciate dal bordo del rimorchio del Tir e non hanno avuto scampo. Il decesso è stato istantaneo per entrambe. Signoretti invece si è salvato. Nell'urto pare che il muso del Suv Toyota si sia infilato sotto il rimorchio, fino a impattare con il parabrezza sul bordo del pianale del camion, spaccando i semiassi delle ruote gemelle. Un tamponamento quasi inspiegabile, che anche gli agenti della stradale faticano a comprendere nella sua solo in apparenza chiara dinamica. Sul posto si sono precipitate le ambulanze di Trentino emergenza e l'elisoccorso del 118, ma all'arrivo dei soccorritori il peggio era già accaduto, e non c'era altro da fare che coprire con un lenzuolo le salme delle due sorelle, estratte dai rottami della Toyota con le pinze idrauliche grazie all'intervento dei vigili del fuoco di Ala. L’auto è stata aperta come una scatola di sardine per riuscire a liberare i corpi delle due sorelle straziati dalle lamiere.

Signoretti, ferito e dolorante ma cosciente, è stato invece adagiato su una lettiga e accompagnato all'interno dell’elicottero, che poco dopo si è librato in volo per raggiungere in pochi minuti il pronto soccorso del Santa Chiara di Trento, dove l'arcense è stato visitato. L'imprenditore ha riportato un trauma cranico e alcune contusioni, ma non pare in pericolo di vita.

Le salme delle sorelle Riviera invece sono state recuperate dalle pompe funebri Mantovani di Rovereto e, trasportate in città, rimangono composte in camera mortuaria al'ospedale Santa Maria del Carmine, in attesa del nulla osta da parte della magistratura.

In autostrada, ripartiti i mezzi di soccorso, sono rimasti solo gli automezzi incidentati, a tu per tu con gli agenti della stradale impegnati nei rilievi.

C’è voluto il carro attrezzi del Soccorso Aci per liberare la carreggiata dai rottami della Toyota e dal camion, rimasto con le ruote posteriori fracassate dall’urto. Il traffico è stato così deviato per farlo defluire nel minor tempo possibile, ma dato il consistente flusso di mezzi si sono create delle inevitabili code, che hanno raggiunto più di due chilometri di lunghezza. Sgomberati i mezzi, la situazione del traffico si è riequilibrata con gradualità.













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