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Sardagna, l’ex Panorama chiuso ci costa 64 mila euro

L’assessore Gilmozzi risponde al consigliere Cia sulle spese degli ultimi due anni. Pedrotti, presidente della circoscrizione: «Un ristorante, ipotesi meno onerosa»


di Sandra Mattei


TRENTO. La risposta, un elenco di cifre, dice molto di più di quello che farebbero tante parole. L’assessessore ai lavori pubblici della Provincia, Mauro Gilmozzi, nel rispondere ad un’interrogazione del consigliere Claudio Cia (Civica Trentina) sui costi per tenere chiuso l’ex Hotel Panorama, li quantifica in 64 mila euro negli ultimi due anni. Dal 2013 al 2014, la Provincia ha sostenuto bollette di gas, energia elettrica ed acqua, che ammontano per il 2013 a 34.425 euro e di 21.891 euro per il 214 (fino a febbraio 2015). Inoltre, ci sono le spese di manutenzione, suddivise negli ultimi anni in questo modo: 744,40 nel 2013, 4.704 nel 2014, 2.250 nel 2015, per un totale di 7.698 euro. Se poi si calcolano le spese che l’ente pubblico ha sostenuto per i lavori di ristrutturazione, la cifra è di quelle da far tremare i polsi.

Per la ristrutturazione sono stati spesi 3 milioni 599.81 euro, per la progettazione e direzione 145.871 euro, per l’adeguamento dell’edificio ad aule ed ufficio della Trentino school of management 383.180 euro e per il coordinatore della sicurezza altri 10.269 euro. Totale: 4 milioni e 139.140 euro. Gilmozzi aggiunge un’altra indicazione illuminante: l’immobile si trova nell’area D8, zona destinata ad esercizi alberghieri.

Verrebbe da commentare che non si comprende allora perché il dibattito attorno a questa struttura, che in origine fu un costruita in elegante stile Liberty per ospitare per l’appunto turisti e trentini attratti dal panorama unico che si gode dalla terrazza naturale, sembrava indirizzato ad ospitare la Comunità di Padre Angelo. Ipotesi respinta al mittente sia dal sindaco Alessandro Andreatta, che ha sempre sostenuto la vocazione ricettiva della struttura, sia dalla circoscrizione di Sardagna.

Il sindaco, quando si era ventilata l’ipotesi di ospitare le madri in difficoltà di cui si prende cura la Comunità Padre Angelo, aveva affermato la necessità di sedersi intorno ad un tavolo con la Provincia per discuterne, precisando che non ci sarebbero stati problemi a trovare una sede più grande per la comunità, visto che spazi inutilizzati non scarseggiano. È passato quasi un anno, ma non è successo niente.

Nel frattempo alla circoscrizione di Sardagna c’è stato l’avvicendamento alla presidenza di Alberto Pedrotti a Mirko Demozzi. Entrambi hanno sempre sostenuto la necessità di tornare ad un utilizzo ricettivo dell’ex Hotel. Comenta Pedrotti: «Le spese di manutenzione non mi stupiscono. Pur essendo chiuso dal 2012, l’edificio è sempre illuminato. Ma se si aspetterà ancora, i costi per il recupero rischiano di essere altissimi, visto che ci sono infiltrazioni ed i pavimenti si stanno deteriorando. In un documento la circoscrizione ha ribadito che l’ex Panorama deve tornare al suo utilizzo naturale, cioè turistico. Al momento la soluzione più fattibile sarebbe realizzare un ristorante bar, perché pensare ad un albergo, appare impraticabile per l’investimento molto oneroso».

Interviene a questo proposito Alberto Barbieri, albergatore di lungo corso, proprietario dell’Hotel Montana. Barbieri ricorda come, nel restaurare la struttura, era stato chiesto un parere alla TM Hotels, cordata di albergatori trentini che avevano bocciato l’intervento: «Le stanze, le sale, la reception non erano assolutamente adeguate ai requisiti di un albergo. È stato così che si è puntato su una struttura per professori universitari, e quando le risorse non hanno più permesso di mantenerla, la si è abbandonata. Il peccato è stato all’origine ed ora i costi da affrontare sono altissimi, non sostenibili da un privato».













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