Rurale Adamello, Marco Polla  re delle preferenze

Giudicarie. La prima assemblea di Cassa Rurale Adamello con 1.917 soci presenti a Pinzolo (725), Spiazzo (372), Tione (338) e Condino (113) su 8.869 aventi diritto, ha “bocciato” due dei tre...



Giudicarie. La prima assemblea di Cassa Rurale Adamello con 1.917 soci presenti a Pinzolo (725), Spiazzo (372), Tione (338) e Condino (113) su 8.869 aventi diritto, ha “bocciato” due dei tre protagonisti della fusione, gli ex presidenti Roberto Simoni e Mirko Bonapace, imprimendo una brusca sterzata al cda. Se “mister preferenze” è Marco Polla (982 voti), già presidente del Collegio sindacale, la più votata è Monia Bonenti (926), presidente dell’assemblea e dell’incorporante Adamello-Brenta. Ai soci ha detto «per arrivare alla fusione ho fatto un passo indietro per quello che considerate il ruolo più apicale della Banca», la presidenza. A breve il primo cda, con Luigi Olivieri, Fabrizia Caola, Claudio Collini (Pinzolo), Monia Bonenti, Carlo Ballardini, Pieruccio Vaglia (Adamello-Brenta), Lorenzo Cozzio, Mirco Bonapace e Andrea Sartori (Val Rendena) per decidere presidenza, vicepresidenza e presidenza.

Sabato il vero duello era tra Luigi Olivieri (758 voti) e Roberto Simoni (537), dove oltre 200 soci hanno voltato le spalle l’ex presidente di rurale Pinzolo, relegandolo al quinto posto sui tre nel cda. Le “Disposizioni transitorie” dello statuto (art. 56) stabiliscono che «il Presidente è individuato tra gli amministratori dalla compagine sociale della Cassa Rurale Pinzolo», col 63% dei presenti all’assemblea. Luigi Olivieri, il più votato dell’ex-rurale Pinzolo, si dice «soddisfatto della notevole partecipazione, segno che la Cooperazione ha nel proprio dna la democrazia partecipativa, che può dare ancora la sua impronta nel sistema globalizzato facendo tesoro delle proprie radici». Ottima la performance di Fabrizia Caola, ex vicedirettrice di Apt Campiglio, che ha messo il cuore, promettendo «impegno, dedizione e soprattutto tempo per Cassa e Soci». In cda Claudio Collini (681), fuori gioco con Simoni, Francesca Maffei (588), Fabio Vidi (429) e Riccardo Maturi (257).

La Bassa Val Rendena è in fibrillazione perché non è andata “secondo copione”. A Spiazzo Mirko Bonapace (689) presidente uscente dell’ex Val Rendena ha totalizzato 75 voti meno di Lorenzo Cozzio (764) che dal Collegio sindacale si è candidato amministratore. Sulla vicepresidenza, in quota a questi soci deciderà il cda. Con loro Andrea Sartori (479), nulla di fatto per Fulvio Collini (436). “Come da pronostico” per l’ex Adamello-Brenta. Monia Bonenti (926) per le “Disposizioni transitorie” presiederà il Comitato Esecutivo, in cda con lei Carlo Ballardini (610) e Pieruccio Vaglia (366). Al cda 200 euro a seduta e 5.000 euro fissi all’anno.

Nel Collegio sindacale con 15 nulle e 74 bianche, affiancano Marco Polla (Pinzolo) con 15.000 euro annui, l’indipendente Roberto Tonezzer (562) (Adamello-Brenta) e Michele Giustina (675) (Val Rendena), a loro 10.000 euro annui, per tutti 200 euro di gettone per Consiglio e Comitato esecutivo. Supplenti Luca Tomasi (528) e Bolza Giuseppe (505). W.F.

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