Borgo

Ruba una borsa in chiesa: incastrato dalle telecamere

Borgo, vittima un’anziana che stava cambiando l’acqua ai fiori posti sull’altare della Madonna Condannato a 4 mesi il presunto autore. A individuarlo i carabinieri, che hanno visionato i filmati


di Luca Marognoli


TRENTO. È vero che l’occhio di Dio tutto vede. Ma se per il suo giudizio bisognerà attendere, affidarsi alle telecamere, nel frattempo, è una misura che sempre più parroci stanno assumendo nelle loro chiese, soprattutto per proteggerne il patrimonio storico e artistico. Ma anche per portare in tribunale (quello degli uomini) chi non esita ad entrare nella casa del Signore per rubare. È la sorte toccata a un 52enne di Borgo, condannato ieri a 6 mesi di reclusione e al pagamento di 200 euro di multa per avere derubato un'anziana nella chiesa del paese.

In aula la ricostruzione dei fatti. La donna, quasi ottantenne, come tutte le settimane va a cambiare i fiori posti sull'altare della Madonna Ausiliatrice. Una di quelle piccole faccende che, soprattutto con la cronica scarsità di sacerdoti rimasti in circolazione, svolgono abitualmente i parrocchiani e le parrocchiane più volenterosi.

Mai può immaginare, la signora, che qualcuno la tenga d'occhio nella speranza che si allontani, anche se per pochi istanti, dalla sua borsetta. Circostanza che si verifica quando lei la appoggia sul banco, proprio di fronte all'altare, prima di recarsi in sacrestia a prendere l'acqua da dare ai fiori.

Pochi secondi dopo - come documentano le registrazioni del sistema di sorveglianza - un individuo si avvicina all’altare e vi sosta brevemente, forse per simulare una preghiera mentre si sincera che non vi siano occhi indiscreti nelle vicinanze. L’individuo non si avvede però dell’occhio che lo scruta dall’alto: non dall’alto dei cieli ma in posizione soprelevata, dove è piazzata una telecamera. Non se ne accorge o non se ne cura. Fatto sta che, dopo essere uscito brevemente dalla chiesa probabilmente per verificare che la via di fuga sia libera, rientra e senza ulteriori indugi afferra la borsa dell’anziana e si allontana a passo veloce.

La povera donna, tornata con la brocca piena davanti all’altare, trova il banco vuoto. Sparita la borsa e svanito il portafoglio contenuto al suo interno, con dentro cento euro. Alla collaboratrice parrocchiale non rimane altro che recarsi alla stazione dei carabinieri di Borgo Valsugana, per denunciare l’accaduto. Presenta una querela contro ignoti, perché il ladro lei non lo ha visto.

È il sistema di videosorveglianza a mostrare, ai carabinieri, l’intera scena descritta dalla signora e, quello che più conta, la parte finale, che ritrae l’individuo in azione. Un uomo con il giubbotto che i militari riconoscono con facilità. Siamo nell’aprile 2015, un anno e mezzo fa: neanche la giustizia umana è speditissima, anche se in Trentino molto più rapida che altrove.

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