Roberto Perini nominato artista perginese dell’anno

Il Comune presenterà a novembre una personale delle sue opere in sala Maier Classe 1952, ha il proprio studio in città dove pratica l’antica arte del disegno


di Roberto Gerola


PERGINE. Sarà Roberto Perini, l’artista dell’anno. L’amministrazione comunale intende così proseguire l’iniziativa che ormai da tempo vede alla ribalta pittori e scultori o comunque artisti che sono “prodotti” della comunità. Luigi Senesi, Paolo Vivian, Ivo Fruet, Carlo Girardi si sono affacciati alla ribalta in questi ultimi anni. Per ciascuno di loro, mostra e catalogo delle opere. Roberto Perini si aggiungerà quindi all’elenco di questi personaggi della cultura perginese. In novembre la mostra in sala Maier e nella sala interrata di piazza Garibaldi. Di Perini si parla come di un artista che «pratica l’antica arte del disegno, oggi in parte sottovalutata, ma che si mostra fantasiosa, figurativa, organica, ricca e vitalistica». Si parla ancora di lui come «fuori dalle correnti alla moda, con opere che possiedono una forza immaginativa e una vena fantastica - se non fantascientifica - che, unita ad una tecnica grafica sapiente e raffinata, possiedono la capacità di coinvolgere e affascinare».

Persona seria, riservata, nonostante l’enorme mole di lavoro svolta nel corso di 40 anni e le poche mostre realizzate per farlo conoscere, Roberto Perini «è un artista vero a tempo pieno perché il suo modo di guardare la realtà che lo circonda, anche la più semplice e vicina, è pretesto e spunto per un infinito repertorio di figure e di esseri animati e inanimati».

Classe 1952, Perini ha compiuto gli studi all’Istituto statale d’arte di Trento e conseguito la maturità artistica con il massimo dei voti, proseguendo poi la formazione artistica nell’ambito della conservazione e valorizzazione dei beni storico-artistici a Bologna e a Verona. L’interesse per l’arte gli viene trasmesso dal nonno paterno Lino, che spesso s’incontrava nell’antica villa a Serso con l’amico Renato Perini archeologo e artista, dalla nonna Giuseppina, che aveva lavorato nell’atelier fotografico del padre Eduino Paoli, dalla mamma Mariella che dipingeva e dal maestro Renato Perini che lo portava nella sua casa-studio e nei cantieri di scavo archeologici. La sua predisposizione artistica si definisce negli anni della scuola media e viene notata dal suo insegnante di disegno, il pittore Argo Castagna. Già durante gli ultimi anni di scuola superiore aveva aperto a Trento uno studio d’arte con gli artisti Paolo Decarli e Piermario Dorigatti. In quegli anni ha partecipato a diverse collettive, tra cui l’esposizione “Artisti Trentini, situazione 1974” a Palazzo Pretorio a Trento, “Matite di confine” a Foligno e numerose allo studio Andromeda di Trento. Nel secondo quinquennio degli anni Ottanta è entrato a far parte del gruppo di artisti “Guernica”, e come presidente ha promosso a Pergine diverse mostre, sia degli artisti del gruppo, lui compreso, che di altri artisti trentini. Nel dicembre 1989 ha promosso assieme a Pierluigi Negriolli la mostra: “Nel Tempo e nella Leggenda. Luoghi, momenti e presenze nel tempo remoto e in un futuro lontano” nella Sala del Palazzo della Regione di Trento, dove l’opera d’entrambi ha sondato questi temi. Negli anni successivi ha continuato la sua attività espositiva e nel 1999 il Comune di Sarnonico gli ha organizzato una personale a Palazzo Morenberg. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero, il suo studio è a Pergine, dove vive.













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