Ritrovati i fratellini scomparsi «Volevamo riabbracciare papà»

Affidati a una famiglia di Bedollo, si erano persi nel bosco cercando di raggiungere Segonzano. Hanno trascorso una notte al freddo: «Ci siamo organizzati, lo abbiamo imparato dalla tv»


di Roberto Gerola


BEDOLLO. Una storia da libro “Cuore”, quella vissuta dai due ragazzini (dieci anni o giù di lì) fuggiti da casa nel primo pomeriggio di domenica scorsa. Occorre dire subito che sono stati ritrovati fortunatamente sani e salvi nelle prime ore di ieri dopo una notte e mezza giornata di mobilitazione generale per ritrovarli. Li hanno trovati appunto ieri mattina nei pressi di Segonzano dopo che si erano allontanati dalla loro abitazione a Bedollo nell’alta Valle di Piné.

Il caso ha voluto che venissero intercettati appena qualche ora dopo la denuncia della loro scomparsa. «Siamo due del posto a passeggio», si erano giustificati rispondendo alla precisa domanda «Siete voi due quelli che cercano?». Ma alla sicurezza dimostrata (di domenica pomeriggio, è anche decisamente normale vedere due ragazzi a spasso), i soccorritori che li avevano incrociati nel corso delle ricerche, si erano convinti e la giustificazione è stata presa per buona. Invece erano proprio loro. Erano partiti da Bedollo arrivando ancora in giornata fino a “Erla”, una località di Montagnaga di Piné. Da qui, verso ovest si arriva in Cembra e quindi a Segonzano. Lo hanno capito tutti, ma dopo, perché erano diretti a Segonzano. Lì abita il papà e i due fratellini avevano un gran desiderio di riabbracciarlo.

I due, fratelli, sono in affido temporaneo a una famiglia di Bedollo (il terzo fratello è in affido in Val di Fiemme). Sembra che la loro famiglia non sia in grado di accudirli. Il fatto è che devono aver programmato il tutto e con particolare cura: «Lo abbiamo visto fare in televisione - hanno poi avuto modo di raccontare - e ci siamo organizzati». «Volevamo riabbracciare papà che ci manca tanto», hanno confessato ai soccorritori e allo psicologo che poi li ha assistiti . Hanno anche ammesso di non conoscere molto bene la zona. A 10 anni non è facile trovare la strada giusta. E probabilmente l’aver chiesto informazioni deve averli in qualche modo traditi. Certamente, hanno dovuto (e lo sapevano) trascorrere l’intera notte nei boschi, dopo aver allestito una sorta di pagliericcio con i rami degli alberi. Una volta tanto, gli “insegnamenti” in televisione sono risultati particolarmente utili. Non hanno patito nemmeno tanto freddo ed erano organizzati anche per questo aspetto. Occorre dire infatti che nella notte tra domenica e lunedì, le montagne si sono imbiancate anche a bassa quota. E quindi la temperatura era di poco superiore allo 0. Non deve essere stato piacevole dormire all’addiaccio. Ma si sa, il papà e il papà e per loro evidentemente la nostalgia aveva preso IL sopravvento, ma si erano organizzati alla meglio seguendo le “istruzioni” in tv.

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