Quegli angoli abbandonati di Meano

Strade strette e poco illuminate, marciapiedi malridotti, erbacce e sporcizia: il volto peggiore della collina


di Sara Marcolla


MEANO. Strade strette e poco illuminate, marciapiedi malridotti, erbacce e sporcizia. La collina del meanese, a un primo sguardo pulita e ordinata, nasconde tuttavia strade, angoli e luoghi lasciati in uno stato di abbandono e che necessiterebbero di una riqualificazione o almeno di una ripulita. Proprio di Meano si occupa oggi la terza puntata oggi del “Caso della settimana”, che il nostro giornale dedica ormai da mesi ai temi principali della vita sociale.

Ci occupiamo questa volta dei quartieri cittadini, partendo in particolare dai tanti problemi segnalati dai lettori alla nostra rubrica “Dillo al Trentino”. Martedì il primo servizio, dedicato al quartiere Centro storico-Piedicastello, ieri all’Argentario.

Tornando a Meano, abbiamo fatto un giro tra le varie frazioni del sobborgo assieme al presidente Stefano Patton che ci ha aiutato a fare luce sulle zone più “problematiche” del sobborgo. vicolo dei Crozi, un vicoletto nascosto nel centro storico di Meano, dietro alla chiesa, è certamente uno dei luoghi più caratteristici del paese ma anche un angolo degradato e sporco, che dà un senso di abbandono.

Ci sono sacchi si immondizia abbandonati, erbacce che crescono lungo il muretto e la scalinata: «È tra gli interventi più urgenti che abbiamo richiesto. Vorremmo che venga rifatta la pavimentazione della strada che collega Passaggio don Tonetta e anche sistemata la scalinata». Luogo di immondizia abbandonata è via alle Gorghe, nelle piccole grotte che si affacciano sulla strada. Basta una occhiata all’interno per vedere sacchi della spazzatura e materiali di vari genere. Realizzato soltanto da pochi anni, il marciapiede di via SS. Pietro e Paolo che collega Cortesano a Vigo Meano ora sarebbe da rifare, in quanto l’asfalto è dissestato in vari punti.

Numerose sono poi le strade dove i muretti laterali sono pericolanti o le staccionate siano divelte. A Meano in via Camparta Media, oltre all’assenza di illuminazione, in alcuni tratti il muro che costeggia la strada è caduto. «Lo stesso discorso - prosegue Patton - vale per via per Pralungo a Cortesano, dove la staccionata è rotta: è molto pericoloso perché qualcuno potrebbe cadere nel rio sottostante».

Anche nella piccola frazione di San Lazzaro si trovano alcuni angoli degradati. «Salita Perugini è una delle vie più problematiche: le segnalazioni dagli abitanti sono continue. Ci sono i rifiuti abbandonati, ma anche le erbacce che crescono lungo la via, l’asfalto da rifare e vorremmo restaurare anche la fontana».

A preoccupare gli abitanti del sobborgo sono anche le numerose vie poco o per nulla illuminate, via Palustei a Meano in particolare. Questa zona, dove abitano molte persone, è servita da un’unica strada, stretta, pericolosa e dove l’illuminazione è inesistente nella parte finale della via. Anche via del Maso Bianco, che collega Meano a San Lazzaro, «la sera è completamente buia e mancano pure i marciapiedi». «Alcune di queste zone - conclude Patton - saranno oggetto di intervento a breve. A maggio riproponiamo la giornata di “Puliamo il mondo”, che vedrà impegnati associazioni e abitanti nella pulizia e riqualificazione della zona ».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano