Povo, alle associazioni va solo un terzo  del budget previsto

TRENTO. Numerosi gli argomenti trattati, lo scorso lunedì, al primo consiglio circoscrizionale di Povo di questo 2018, tra i quali spicca la ripartizione del budget a disposizione per quest’anno.La...


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Numerosi gli argomenti trattati, lo scorso lunedì, al primo consiglio circoscrizionale di Povo di questo 2018, tra i quali spicca la ripartizione del budget a disposizione per quest’anno.

La Circoscrizione, a fronte dei poco più di 20mila euro a disposizione, ha deciso di destinarne più della metà (13.360 euro) ai contributi per associazioni locali sportive, del tempo libero e culturali. Sulle 34 richieste di contributo da parte delle associazioni ne sono state accolte 30: le quattro richieste non ancora accolte verranno discusse in sede di Commissione Gemellaggio con Znojmo. La suddivisione dei contributi è stata così ripartita: alle attività sportive delle associazioni sono stati assegnati 4.220 euro, 500 euro alle attività di socialità e 6.390 alle attività culturali (per le quali ne erano già stati assegnati altri 2.250 durante il consiglio di dicembre).

Rispetto ai 47mila euro richiesti, quindi, il consiglio è riuscito a coprire quasi un terzo dei contributi alle associazioni, calcolati seguendo alcuni dei criteri di valutazione proposti dal Comune di Trento, in precedenza esaminati e selezionati dal consiglio circoscrizionale stesso. Questi criteri, tuttavia, sono stati applicati in maniera più “soft” del previsto, in quanto questo è il primo anno in cui vengono utilizzati e visto che verranno portati all’attenzione di tutti grazie alla prossima edizione di “Tuttapovo”, la cui uscita è prevista in primavera. I restanti 6.765 euro del budget sono stati invece destinati ad attività dirette, ossia ideate e proposte dalla Circoscrizione in collaborazione con associazioni e realtà locali.

E’ stata inoltre approvata all’unanimità la richiesta che la piazzetta a sud dell’edificio della Circoscrizione venga intitolata al Generale Carlo Merler (1903-1972), magistrato trentino e partigiano combattente originario proprio di Povo che rifiutò dopo l’8 settembre di far parte della Repubblica di Salò e si salvò in estremo dall’internamento nel lager di Bolzano.













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