Picchia la vicina per la radio troppo alta

Esasperato ha forzato la porta dell’appartamento della donna che vive sullo stesso pianerottolo: sessantenne in manette


di Paolo Tagliente


ROVERETO. Tra la miriade di motivi che portano i vicini di casa a litigare e spesso a dar via ad estenuanti e costosissime battaglie legali ci sono i rumori e il volume troppo alto di radio e televisioni. Martedì sera, l'esasperazione ha raggiunto il culmine in una palazzina Itea, qui a Rovereto.

Protagonisti una donna di 58 anni e un suo vicino di pianerottolo di 60: secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intervenuti sul posto per calmare gli animi, l'inquilina dell'appartamento vicino teneva la radio ad un volume insopportabile. Certo, sembra che tra tra i due già ci fossero stati motivi di tensione e quanto accaduto martedì appare come l'ultimo e più violento capitolo di una storia fatta di dispetti reciproci, rimbrotti, insulti.

L'altro ieri, però, la situazione è degenerata: lui è finito in manette e lei al pronto soccorso. L'uomo, infatti, questa volta non s'è limitato agli inviti verbali e non ha nemmeno pensato di fare intervenire le forze dell’ordine per riportare la quiete nel palazzo. No, accecato dalla rabbia, ha raggiunto l'appartamento dell'odiata vicina, ha avuto facile ragione della poco solida porta d'entrata e, una volta dentro, non s'è certo perso in chiacchiere, ma ha messo le mani addosso alla donna, malmenandola.

Fatto questo, l'uomo s'è tranquillamente all'impianto stereo, lo ha abbassato e poi ha fatto tranquillamente ritorno nel suo appartamento. Una scena che sembra tratta dal film “Un giorno di ordinaria follia”, insomma. La lite furibonda che non poteva non attirare l'attenzione degli altri residenti della palazzina che hanno subito chiamato la centrale del 112 e pochi minuti più tardi, sul posto, sono arrivati i carabinieri del Radiomobile di Rovereto. I militari hanno ascoltato il racconto della donna, compiuto un sopralluogo nell'appartamento che mostrava i chiari segni della colluttazione, e messo le manette ai polsi dell'aggressore, che ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità. La poveretta, invece, ha dovuto rivolgersi alle cure dei sanitari del Pronto soccorso del Santa Maria del Carmine: 5 i giorni di prognosi L'uomo, accusato di violazione di domicilio aggravata e lesioni personali, è comparso ieri mattina in tribunale a Rovereto per il processo con rito direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto e rilasciato l’uomo.

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