nuovi scenari

«Piano di mobilità comunale, servono collegamenti adeguati per i paesi del Bondone»

Le osservazioni di Alex Benetti, presidente della Circoscrizione. Importanti la ciclabile del Bus de Vela e la sensibilizzazione dei cittadini a usare meno le auto


Daniele Peretti


TRENTO. L’obiettivo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ed il Biciplan hanno come comune obiettivo quello di ridurre gli spostamenti in auto a favore di quelli in bicicletta, a piedi o dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Si tratta di territori che necessitano di un’attenzione particolare perché morfologicamente del tutto diversi rispetto a quelli della città. A questo proposito le osservazioni di Alex Benetti, presidente della Circoscrizione Bondone che comprende il territorio che va da Cadine al Monte Bondone: “Il Piano elaborato e le ambizioni che l’amministrazione comunale si è posta, grazie alla consulenza di Sintagma, prevede una profonda trasformazione della mobilità urbana della città. Dopo la definizione degli obiettivi e un’attività di raccolta dati, è stata elaborata la prima proposta di piano. L’obiettivo principale è quello di ridurre significativamente gli spostamenti in auto incentivando quelli in bici, a piedi o con il trasporto pubblico”.

"Gli interventi principali riguardano il trasporto pubblico locale, i sistemi ettometrici, il miglioramento della rete ciclabile e l’istituzione di zone 30. Il PUMS individua una nuova strategia di accessibilità alla città indirizzando i flussi di traffico privato verso le cerniere di mobilità, collocate prevalentemente a nord e a sud. Gli interventi infrastrutturali individuati abbinano piccoli accorgimenti di progettazione a grandi opere come il Nordus, il Tram fino a Lavis, nuove linee di trasporto pubblico su gomma, il BRT bus rapid transit, l’ETT che corrisponde all’ascensore di Mesiano e la funivia Trento-Monte Bondone. Il territorio della Circoscrizione Bondone è interessato prevalentemente dai primi e solo marginalmente da opere di natura strategica che necessitano di ingenti investimenti, se non fosse per la parte sommitale che avrà il collegamento funiviario da e per la città”.

"La funivia aiuterà certamente a collegare il fondovalle alla montagna senza però avvicinare i paesi pedemontani alla parte alta del Monte Bondone ed a Trento. Le caratteristiche morfologiche del nostro territorio complicano la situazione. E’ presente un’unica strada che porta a Trento che non consente il transito alla mobilità dolce, costringendo gli abitanti della Circoscrizione Bondone ad arrivare in città utilizzando un mezzo di trasporto su gomma. La ciclabile del Bus de Vela è l’opera che consente di superare questo limite. Il piano ha previsto questa soluzione e il consiglio circoscrizionale non può che appoggiare questa ipotesi”.

"Chiediamo, nel frattempo che sia realizzata l’opera, di valutare la possibilità di poter trasportare le biciclette sui mezzi di trasporto pubblici per raggiungere la città e tornare nei sobborghi in sicurezza. Occorre, inoltre, valutare di dedicare una corsia per il trasporto pubblico locale lungo il tratto a doppia corsia della Gardesana dal Pasiel a Trento. Ilcollegamento tra i paesi è un tema altrettanto importante. Legarli realmente tra loro con percorsi pedonali sicuri è una priorità. Trovare questa richiesta nel Pums è un motivo per essere favorevoli a questo piano. Rimane, però, irrisolta la questione relativa al collegamento di TPL perché è escluso il paese di Vigolo Baselga da un possibile futuro tracciato. E’ estremamente necessario inserire un percorso dedicato che possa garantire il servizio di trasporto pubblico anche per i cittadini che abitano in questo sobborgo”.

"La mobilità interna dei paesi presenta problemi simili tra loro. E’ diffuso un utilizzo eccessivo dell’auto anche per spostamenti di brevi tratti. I pochi posti auto aggravano ulteriormente questa dinamica creando situazioni di confusione nei luoghi maggiormente frequentati. Occorre un’importante opera di sensibilizzazione dei cittadini per far comprendere quali siano i benefici economici, sociali e salutari di un utilizzo coscienzioso dell’automobile. Occorre sperimentare una zona scolastica nei pressi della scuola elementare di Cadine per garantire maggiore sicurezza di accesso ai bambini e alle famiglie che frequentano la scuola”.













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