Pesta la moglie e la chiude sul terrazzo

Notte movimentata in corso Rosmini. I carabinieri arrestano un artigiano ucraino per violenza e abbandono di minore



Rientra a casa ubriaco, pesta la moglie e poi la “segrega” sul terrazzo di casa. Ma il tempestivo intervento di una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri della compagnia comando di Rovereto ha posto fine a questa triste vicenda di abusi familiari. Un artigiano ucraino, di 30 anni, residente in corso Rosmini, nella notte fra sabato e domenica, è stato ammenettato per una lunga sequela di reati: minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, violenza, lesioni personali, abbandono di minore, violenza privata e tentata rapina. Il tutto confezionato nel giro di un’ora. Adesso Vasjl Malivskj, nato in Ucraina, regolare in Italia, si trova in carcere. La vicenda avviene fra la mezzanotte di sabato e le due di domenica mattina.

Il trentenne rientra a casa, ubriaco fradicio – racconterà la donna spaventata ai carabinieri – per futili motivi, l'uomo comincia a picchiarla. E, soprattutto, davanti agli occhi della loro bambina, di appena quattro anni. L'uomo non si frena con la moglie. La mena e poi la trascina sul davanzale dell'appartamento. Per non farla rientrare in casa, l'uomo abbassa le tapparelle fino a terra e blocca la corda attorno alla maniglia. Sul divano, intanto, la piccolina piange a dirotto. Ma il padre non la vede e non la sente. Decide di uscire di casa, chiudendosi la porta dietro.

La donna, spaventatissima e ferita, grida e chiama aiuto dal davanzale. Finché alcuni vicini di casa chiamano i carabinieri, al 112. Una pattuglia del nucleo radiomobile è poco distante da corso Rosmini. Arriva al condominio. I due militari notano l'uomo allontanarsi di gran carriera. Salgono velocemente le scale, entrano nell'appartamento e liberano la donna imprigionata sul davanzale, che corre ad abbracciare la piccolina piangente.

Nel frattempo il marito della donna si mette in mezzo alla strada e blocca un'auto con a bordo quattro ragazzi per scappare. Gli occupanti scendono dal mezzo, ma l'uomo li aggredisce, colpendo i vetri dell'auto a pugni. Viene colpito da una pedata nelle parti intime, ma riesce comunque a scappare ancora. Solo che ormai i carabinieri sono poco distanti. Lo trovano in una via laterale, riverso a terra, in coma etilico. Interviene l'ambulanza di Trentino emergenza. Gli operatori sanitari lo rimettono in sesto, a sufficienza per permettere ai carabinieri di trasportarlo in camera di sicurezza. In caserma, però, l'uomo non placa la sua violenza e li minaccia. Oggi è prevista la direttissima dell’arresto.(n.f.)

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