ROVERETO

Percorso Kneipp lungo la pista ciclabile

Al Navicello prende forma il progetto del Comune per una nuova area pubblica. Ritrovata nel torrente una briglia del 1860


di Nicola Filippi


ROVERETO. Là, al Navicello, dove la pista ciclabile è interrotta, lavorano alacremente e le ruspe del Servizio Bacini Montani della Provincia, su coordinamento e progetto sviluppato dall’architetto Marco Barozzi dell’edilizia patrimoniale del Comune di Rovereto (assieme al collega Andrea Piccioni della Comunità di valle), si nasconde una primizia assoluto, una chicca per ciclisti e podisti che frequentano la pista ciclabile lungo l’Adige. Sta nascendo, ben nascosto da una alta recinzione, un “percorso Kneipp”. «Lungo 250 metri, con sassi di varia grammatura, per diversificare il massaggio plantare», spiega l’archietto Barozzi. All’interno di quello che una volta era l’alveo del torrente Leno (e gli scavi hanno portato alla luce un’altra sorpresa).

Oggi invece il “percorso Kneipp”sfrutta l’acqua del fiume Adige. Una novità assoluta per Rovereto, introvabile lungo il percorso della pista ciclabile del Trentino. A fine maggio, assicura Barozzi, il nuovo parco (che ospiterà panchine, tavolini, giochi per i bambini) con annesso “percorso Kneipp” sarà fruibile, senza pagar alcunché, da tutti. Un punto di ristoro per il corpo e la mente: un percorso che si fonda sui benefici dell’idroterapia. Che non mancherà di mandare in solluccheri le migliaia di turisti germanici che ogni anno percorrono la pista ciclabile. Al Comune non costerà nulla: solo la “fatica” intellettuale del progettista. L’intervento è infatti coperto finanziariamente dalla Provincia e dalla Comunità di valle.

Rovereto, arriva un percorso Kneipp lungo la pista ciclabile

Al Navicello prende forma il progetto del Comune per una nuova area pubblica. Ritrovata nel torrente una briglia del 1860 (foto Festi) LEGGI L'ARTICOLO

I lavori per lo spostamento della pista ciclabile hanno portato alla luce un’altra chicca. Un’opera idraulica risalente al periodo austro-ungarico: una briglia di massi ciclopici, posati a regola d’arte, risalente al 1860, citata già nel Catasto austro-ungarico, ben conservata: «Aveva una funzione strutturale per collegare l’alveo destro e il sinistro del Leno», spiega ancora l’architetto Marco Barozzi. La briglia è stata portata alla luce e consolidata. Servirà a creare una piccola insenatura, che formerà un lago, all’interno del nuovo percorso Kneipp.

In quel piccolo lago, nella zona sud del nuovo parco di ristoro e zona relax, i tecnici comunali hanno disegnato anche un accesso per le imbarcazioni dei vigili del fuoco e le canoe, verso il fiume Adige. Altra particolarità progettuale, disegnata dall’architetto Barozzi: dalla briglia verso il percorso Kneipp, le acque del fiume saranno mitigate alla vista con una “copertura diffusa”, fatta con intrecci di salice. Che, con il tempo diventeranno alberi. Sempre nella parte sud, sul vecchio sedime della pista ciclabile, è stato creato anche un nuovo punto panoramico verso il fiume Adige. A fine maggio, assicurano dal Comune, i lavori saranno terminati. Giusto in tempo per l’avvio della stagione estiva, che richiama sulla pista ciclabile migliaia di appassionati.

 













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