«Paga o pubblichiamo le tue foto intime» 

Una nuova ondata di ricatti sta arrivando via mail a molti trentini. Si chiedono fino a 3000 euro. Come “prova” viene mostrata la password del malcapitato



TRENTO. «Paga 3000 euro in Bitcoin oppure rendiamo pubbliche a tutti i tuoi contatti le immagini di te mentre guardi un filmato pornografico su internet».

È più o meno questo il tenore dei messaggi mail recapitati da sconosciuti server e firmati da altrettanto sconosciuti mittenti che in questi giorni hanno raggiunto le mail di migliaia di persone in Italia e anche di molti trentini. Si tratta di un classico esempio di “sextortion” inteso come minaccia di rendere pubblico materiale intimo se non verrà versata una somma di denaro richiesta dall’ideatore del raggiro.

Gli esempi di truffe di questa natura sono tanti eppure il fenomeno è ancora allarmante se pensate che solo nella giornata di ieri almeno cinque persone si sono rivolte alla polizia postale per segnalare (allarmati) questa nuova ondata di messaggi indesiderati. Nel caso di specie, la mail è scritta in inglese e confonde subito le idee a chi la riceve poiché contiene - come oggetto - una password usata dal titolare dell’indirizzo mail. Può essere una password in uso o molto vecchia e ormai abbandonata da tempo, ma si tratta pur sempre di una password vera ed esistente. E dunque il fatto che qualcuno ne sia venuto in possesso “attira” inevitabilmente l’attenzione del malcapitato. Giocando su questo aspetto, gli ideatori del raggiro spiegano di aver installato un malware su alcuni siti a contenuto erotico che il titolare della mail avrebbe frequentato. In questo modo il mittente - assicura - ha registrato tutti i filmati erotici visualizzati dalla vittima. Non solo. Il malware - spiega sempre il truffatore - ha anche attivato la telecamera interna del dispositivo (pc, tablet o smartphone) andando a registrare l’ignara vittima mentre (diciamo così) si trastulla davanti al filmato a luci rosse. A questo punto arriva la richiesta di denaro: «Versa 3000 euro in Bitcoin a questo indirizzo e ti prometto che cancellerò tutto, altrimenti le tue immagini e quelle dei video che hai guardato verranno inviate a tutti i contatti della tua rubrica».

Questi tentativi di raggiro informatico sono molto comuni e in genere vanno a ondate, «spesso partono quando gli hacker riescono a penetrare in qualche sito commerciale, rubando le credenziali di chi si è registrato» - spiegano alla polizia postale di Trento.

I consigli sono sempre gli stessi: evitare siti non protetti; mai inviare proprie foto a sconosciuti; per registrarsi in siti o newsletter usare password diverse da quelle in uso per la propria posta elettronica. E soprattutto: non pagare.

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