Nuovi vigili, sì ma assunti solo dal 2019

TRENTO. Prima la domanda di attualità di Alberto Pattini (Patt), poi una modifica del regolamento del corpo di polizia municipale hanno scatenato in consiglio comunale ieri la discussione sull’assunzi...



TRENTO. Prima la domanda di attualità di Alberto Pattini (Patt), poi una modifica del regolamento del corpo di polizia municipale hanno scatenato in consiglio comunale ieri la discussione sull’assunzione dei 14 nuovi agenti di polizia. Il sindaco Andreatta (vedi il Trentino di ieri), ha chiarito che il concorso per gli 11 vigili promessi dal governatore Rossi ed i 3 che già erano previsti dal Comune, dovrà essere indetto ex novo, perché le assunzioni saranno a tempo indeterminato. «È ipotizzabile che i nuovi agenti - ha dichiarato Andreatta - entreranno in servizio nel 2019». Non solo è necessario un nuovo concorso, ma il sindaco ha anche presentato una delibera per modificare il regolamento di polizia locale, abolendo l’articolo 20 che pone il limite di età di 35 anni per i partecipanti per adeguarsi alle direttive europee. Ne è seguita una animata discussione (sono intervenuti i consiglieri Carlin, Pattini, Giuliani, Scalfi e Merler ) nella quale sia gli esponenti della maggioranza che della minoranza hanno concordato nel chiedere che il concorso sia l’occasione per riorganizzare il corpo di polizia locale, visto i nuovi compiti che spetteranno agli assunti, che si occuperanno di ordine pubblico e dovranno avere caratteristiche psicoattitudinali specifiche. Scalfi (Insieme Trento) ha auspicato che si organizzino passeggiate nei quartieri, anche con il sindaco, per fare sentire la propria partecipazione ai problemi della sicurezza e Merler (Civica) spera che gli agenti trovino nuova motivazione. La delibera è passata con 23 sì, 5 no e 3 astenuti su 35 consiglieri presenti. Il consiglio si è aperto con la domanda di attualità di Vittorio Bridi, che chiedeva all’assessore Robol di ritirare il patrocinio dal Dolomiti Pride. Robol gli ha risposto che i valori espressi nello statuto della città sono quelli di inclusione e non discriminazione, quindi la richiesta è irricevibile. (sa.m.)













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