Naufragio, i trentini chiedono i danni

Costa offre i primi risarcimenti. Gli scampati: «Siamo ancora sconvolti»


Chiara Bert


TRENTO. Dopo il terrore sulla nave che affonda, dopo il salvataggio e lo choc, per chi è scampato alla tragedia della Concordia si apre il capitolo dei risarcimenti. Ieri ai naufraghi trentini è arrivata la telefonata della Costa Crociere: la compagnia è pronta a rimborsare i costi della crociera, le spese sostenute a bordo e gli effetti personali (vestiti, bagagli) lasciati sulla nave. «Ci hanno prospettato un rimborso del viaggio e delle eventuali spese mediche sostenute», conferma Alessandro Chistè, di Lavis, che sulla nave affondata era con la moglie Graziana e i loro tre bambini, Davide (10 anni), Federico (7) e Gianluca (4). «Se non avessi bambini accetterei quello che offre la compagnia e cercherei solo di dimenticare», confessa. «L'ultimo mio pensiero è di speculare su questa tragedia. Ma con tre figli piccoli l'istinto di padre mi porta a tutelarmi. Per loro, ancora più che per me, è giusto andare fino in fondo, capire cosa è successo, ottenere quello che ci spetta».

Finora i Chistè non si sono ancora mossi a livello legale, «ci penseremo nei prossimi giorni, anche perché i tempi sono abbastanza stretti». Per ora hanno ripreso la loro vita quotidiana: «Con fatica - ammette Alessandro - ma è meglio così. I bambini sembrano sereni ma non parlano d'altro, anche perché in televisione continuano a vedere le immagini della nave affondata».

La Costa ha contattato anche la famiglia Ebli, di Piedicastello. Per Marco e la moglie Mary Agostini era la prima crociera, e con loro c'era il piccolo Federico di 22 mesi. Anche loro, come tutti al momento della fuga dalla nave ormai piegata su se stessa, hanno lasciato tutto ciò che avevano in cabina. Un unico pensiero: salvarsi la vita. «Siamo contenti di esserci, in queste ore pensiamo a questo», riflette ad alta voce Mary. «Abbiamo perso tutto quello che avevamo portato a bordo, è vero. Ma ci siamo salvati». «Certo ti accorgi con le ore di quante cose mancano. Non abbiamo esagerato ma soprattutto per il bambino porti con te tutto il necessario. Oggi siamo andati a ricomprare il passeggino, solo quello ci è costato 570 euro. Basta questo per capire l'entità del danno economico».

Ma più che ai risarcimenti, in queste ore la mente corre all'Isola del Giglio, alle immagini continuamente trasmesse in televisione, alle telefonate drammatiche tra il comandante e la Guardia costiera. «L'errore umano puoi accettarlo - confida Mary - ma sentire quelle frasi del comandante che aveva abbandonato la nave ci impressiona e fa male. In una settimana di crociera ti affezioni alle persone, anche se non le hai conosciute direttamente. Quando è avvenuto l'impatto e la nave ha cominciato ad inclinarsi, io razionalmente dicevo a mio marito: "Se fosse successo qualcosa di grave ci avviserebbero, ci direbbero cosa fare". Invece le uniche comunicazioni ci dicevano di stare tranquilli. Ma io ho guardato in faccia un cameriere, e anche se non lo dava a vedere io ho capito guardandolo negli occhi che era teso, molto teso. A mano a mano che passano le ore ed emergono nuovi particolari su quello che è accaduto, capisci che c'è stata un'ora persa. Un'ora di buco in cui sarebbe subito dovuta partire la macchina dell'emergenza».

Sono i pensieri amari di chi è arrivato sano e salvo a terra, e ora è a casa, colpito nell'animo dal naufragio ma con la vita salva. «Siamo tornati al lavoro ma siamo ancora un po' confusi», ammette Marco Ebli. Anche lui si è già mosso per vie legali per ottenere il risarcimento danni: «Mi hanno detto che bisogna farlo entro 10 giorni, mi sembra poco ma cercheremo di fare in fretta». E ad un avvocato si sono rivolti anche Fiore e Lorena Amistadi di Roncone, che la crociera nel Mediterraneo l'avevano scelta per festeggiare i vent'anni di matrimonio insieme a due dei loro figli di 16 e 11 anni. Due valigie, due cellulari e due macchine fotografiche è il primo sommario elenco di ciò che avevano con loro e che la Concordia si è portata sul fondale del Giglio.













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