Mostre: a Trento «La sfida del volo» racconta la storia usando i dettagli

Nuova esposizione di aeroplani ed elicotteri inediti al museo Caproni di Trento


Maddalena di Tolla Deflorian


TRENTO. La sfida tecnica del volo accanto a quella culturale di aprire spazi adeguati per esporre, divulgare, dare valore ai tesori dell'aeronautica dei magazzini del Museo Gianni Caproni. Questo il duplice obiettivo della grande mostra "La sfida del volo", una nuova esposizione di aeroplani ed elicotteri inediti estratti dalle preziose collezioni del Museo, mostra che per tutta la Settimana della Cultura fino a domenia 17 sarà a ingresso gratuito.
Come dice sovente Luca Gabrielli, curatore delle collezioni, al centro di questo lavoro espositivo e museale c'è il valore culturale e storiografico dei reperti, siano essi velivoli interi oppure singoli pezzi di un'ala, intelaggi, motori. L'esperto sottolinea ancora una volta «l'importanza di esporre gli aeroplani e gli elicotteri inediti nello stato in cui ci sono pervenuti, nel pieno rispetto della fisionomia e dello stato di conservazione da essi assunti nel corso della loro storia». La profondità e il principio di verità al posto di una facile e diffusa spettacolarizzazione acritica. In effetti fermarsi di fronte ad una singola ala di un pezzo significativo per la storia della tecnica del volo e osservarne la particolare colorazione mimetica pervenutaci attraverso il tempo (o meglio la texture, come la definisce l'esperto) e poi scoprire che si tratta di un reperto unico nel suo genere, riporta la mente alla profondità di campo e al rigore della buona museografia, proprio nella settimana della cultura. «Questa nuova esposizione in anteprima rappresenta il punto di partenza dei progetti mirati di conservazione che nel prossimo futuro avvieremo - prosegue Gabrielli - innanzitutto infatti vogliamo conservare nel modo corretto ogni reperto, documentando con fotografie e testi le sue caratteristiche e le fasi di conservazione. Solo dopo rimonteremo dove possibile i pezzi per esporre i velivoli ma avremo così anche un preciso archivio delle singole fasi». E però l'ala dalla innovativa colorazione mimetica di cui dicevamo non si vedrà più nel dettaglio, perché una volta montata sul suo aereo starà in alto, sfuggendo alla vista dello spettatore.
Questa nuova mostra rientra nel lavoro pluriennale di progressiva riemersione, tutela, e valorizzazione del patrimonio museale del Caproni. Questa riemersione si svolge grazie al supporto della Soprintendenza per i beni storico-artistici e quella per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia e soprattutto perché la famiglia Caproni ha deciso di affidare il suo patrimonio all'ente pubblico invece che al mercato. Ci si può meravigliare dunque davanti alle imponenti strutture lignee dello scafo dell'idrovolante Ca60, che era un vero "palazzo volante", concepito da Caproni nel 1920 come primo tentativo al mondo di realizzare voli passeggeri transoceanici. In mostra si trova anche un Ansaldo A1, un biplano da caccia che appartenne al capitano pilota Natale Palli (che con il poeta D'Annunzio effettuò il famoso "Volo su Vienna"), che conserva un raro intelaggio in seta delle ali e sulla fusoliera una particolare decorazione pittorica. Si può anche ammirare il piccolo elicottero Manzolini "Libellula II", a due rotori coassiali, un'importante testimonianza dei primordi del volo in elicottero in Italia. Da notare la scritta sull'etichetta tecnica interna: sono vietate le manovre acrobatiche.

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