il caso

Moranduzzo: «Via senzatetto e mendicanti, Trento dev’essere bella». Polemica sulle parole del consigliere leghista

Il consigliere auspica una “soluzione definitiva”. L’ex assessore Gilmozzi: «Una città bella cerca soluzione imperfette e faticose che lasciano una speranza a tutti». Andrea Castelli: «Se avesse letto un buon libro di storia...»



TRENTO. «Ultimamente la nostra città (Trento, ndr) è invasa da persone che portano solamente degrado: mendicanti che girano per le vie del centro, spacciatori ovunque e senzatetto che dopo aver abusato di sostanze alcoliche e sostanze stupefacenti dormono all'aperto dovunque si trovano». La vede così il consigliere provinciale della Lega Devid Moranduzzo,  che su Facebook posta una foto e a corredo un commento: «Senzatetto allontanati dall'ingresso del Consorzio dei Comuni a Trento dalla Polizia Locale del capoluogo. Voglio complimentarmi con gli agenti della polizia locale per il lavoro che stanno portando avanti ma... chi amministra il nostro comune deve trovare una soluzione definitiva a questi problemi che sono all'ordine del giorno.

La nostra città deve essere bella, non degradata».

Il consigliere auspica una soluzione definitiva e le sue parole diventano un caso. 

Gli risponde a stretto giro l’ex assessore comunale, oggi capogruppo del Pd a palazzo Thun, Italo Gilmozzi: «Il consigliere

Moranduzzo vuole Trento bella. Anch'io la voglio bella… ma per città bella intendo una città che non trova la "soluzione definitiva" per i senzatetto, ma che cerca soluzioni imperfette, faticose, ma che lasciano una speranza per tutti, per chi il tetto ce l' ha, ma anche per chi il tetto non ce l'ha, spesso non per colpa propria, ma per essere nato nel posto sbagliato nel momento sbagliato… Purtroppo persone che hanno

bisogno d'aiuto, che "fanno brutte le città", a dirla come Moranduzzo, sono sempre di più. Sta a noi trovare il modo di dare loro una mano». «Purtroppo – è la stilettata di Gilmozzi – i bisognosi d'aiuto non provengono solo dall'Ucraina e hanno tutti la stessa dignità, lo stesso bisogno d'aiuto, anche attraverso soluzioni non definitive».

Tanti i like al post del capogruppo, tra i commenti quello dell’attore Andrea Castelli: «Uno che avesse letto un buon libro di storia si guarderebbe bene dal nominare la “soluzione definitiva”».













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