Molestie alle allieve, due anni a Milenkovic

Tra le pene accessorie, l'interdizione perpetua dall'insegnamento ai minorenni



ROVERETO. I suoi allievi lo hanno difeso fino all'ultimo, aspettando in aula per tutte le due ore in cui giudici si sono ritirati in camera di consiglio prima di emettere la sentenza. Il maestro Zoran Milenkovic ha atteso impassibile il verdetto, letto a tutta velocità dal giudice Pascucci. Colpevole di violenza sessuale su minore, anche se con l'ultimo comma, attenuato per la lieve entità dei fatti. La pena: 2 anni e interdizione perpetua dall'insegnamento ai minori.

L'ultima udienza si era aperta con l'ultima testimonianza, quella di un giovane allievo, amico di una delle due ragazze che sostengono di essere state molestate. Il ragazzo ha descritto il maestro come una persona di grande rigore nella didattica, carismatico e severo, ma anche capace di slanci affettuosi. L'amica le aveva confidato con circa un mese di anticipo l'intenzione di denunciare Milenkovic, per sms. «Non ne abbiamo mai parlato a quattr'occhi - ha aggiunto -, ma una sera è capitato che trovandoci in chat, al computer, lei mi abbia spiegato che la situazione era divenuta insostenibile».

Ciò che la ragazza non riusciva più a tollerare - ebbe a scrivere in chat - erano le attenzioni, i baci sul collo, le carezze che il maestro le elargiva durante le lezioni individuali. Il ragazzo ha aggiunto: «Capisco che a qualcuno possa dare fastidio, ma il maestro Milenkovic ha una fisicità esuberante e certi comportamenti si prestano ad essere maleinterpretati».

Secondo lui, insomma, la ragazza avrebbe equivocato. Per il pm Valerio Giorgio Davico, invece, non ci sono dubbi che i comportamenti del maestro descritti dalle due ragazze siano quanto meno censurabili. «Non è normale sbaciucchiare sul collo delle ragazzine minorenni, leccare loro il lobo abbracciandole. Era un rituale malsopportato dalle ragazze, che solo per ingenuità hanno ritenuto legittimo un simile atteggiamento. Rispettavano il maestro, per questo hanno taciuto a lungo anche con i genitori. Verso Milenkovic non c'era alcun pregiudizio, tanto che i genitori delle ragazze avevano co-fondato una cooperativa per far studiare musica ai propri figli proprio con lui, in aperta sfida alle voci che circolavano da tempo sul maestro. Si è approfittato anche della loro fiducia.

La difesa punta invece sulla reazione delle famiglie: «Anzichè parlare con l'insegnante, hanno preferito sporgere denuncia continuando però a mandare le figlie a lezione». La sentenza gli dà torto, con i 2 anni di reclusione e l'interdizione perpetua dall'insegnamento a minorenni, e punisce anche la scuola di musica, chiamata in causa. Entrambi dovrano liquidare in solido il risarcimento: cinquemila euro per famiglia.













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