Lei aiuta i vicini di casa e loro le rubano l’incasso 

La donna, che aveva più volte accompagnato la coppia con la sua macchina ha aperto la porta ai due. Il tempo di andare in bagno e spariscono 500 euro



TRENTO. Voleva aiutare i vicini in difficoltà, ma questi l’avrebbero invece derubata. Una donna di Trento ha querelato una coppia di “amici” per furto.

Secondo la ricostruzione dei fatti da parte della presunta vittima, la donna era solita adoperarsi per una coppia, vicina di palazzo, in ristrettezze economiche. I due, non possedendo una macchina, si rivolgevano all’amica per recarsi, alla domenica, presso una chiesa che fornisce ai bisognosi generi alimentari. La donna si era accordata per accompagnare la coppia, nel tardo pomeriggio di quella domenica, dopo essere tornata dalla propria attività. Era andata fuori provincia, per vendere degli oggetti d’antiquariato usato ad una fiera. Con sé la donna, quella sera, aveva dunque anche l’incasso della giornata. Arrivata a casa, la donna ha trovato ad attenderla la coppia. Lasciare i due sull’uscio, mentre lei entrava in casa per le proprie necessità, le era parso scortese. Per questo motivo la donna aveva invitato la coppia ad entrare in casa. Nel frattempo, dopo aver appoggiato la propria borsa (con diverse centinaia di euro all’interno, frutto appunto del lavoro della giornata) si era ritirata nella stanza da bagno per rinfrescarsi un po’. Pochi minuti dopo, la donna era uscita dal bagno, ma in casa dei vicini non c’era più traccia. Un comportamento molto strano, aveva pensato. I due se ne erano andati incuranti della donna che stava per accompagnarli a prendere da mangiare presso la chiesa che distribuiva generi alimentari alle persone in difficoltà. A quel punto la signora ha preso la propria borsa, cercando l’incasso della giornata. Dalla somma però mancavano dei denari, almeno 500 euro. Il pensiero era subito corso ai vicini, che la donna aveva subito contattato. Tornati indietro, i due avevano negato di aver preso quel denaro, tanto da mostrare alla signora come, addosso, non avessero proprio nulla. La reazione dell’uomo non si era fatta attendere. Ma come, l’accusava? La donna era certamente pazza. Un paio di giorni dopo, la presunta vittima del furto aveva nuovamente chiamato al telefono i vicini, chiedendo conto di quei denari spariti. Stavolta la reazione dell’uomo era stata ancora più violenta. Di fronte alle accuse, avrebbe minacciato la donna e il di lei figlio. La coppia accusata di furto si sarebbe presentata poco dopo a casa della signora, con atteggiamento, evidentemente non amicale. A questa visita avrebbe assistito un testimone. (f.q.)













Scuola & Ricerca

In primo piano